''Incendiari per il consenso sociale'' era una sigla finora sconosciuta in Grecia, una sigla che ha fatto il suo esordio oggi, quando alcuni sconosciuti hanno rivendicato presso vari organi di stampa gli attentati incendiari che durante la notte hanno distrutto ad Atene una decina di automobili italiane. Nella sua rivendicazione il gruppuscolo ha parlato di protesta contro ''la politica di repressione'' dello stato italiano nei confronti degli anarchici e di solidarietà con i due squatter suicidatisi recentemente in Italia dopo essere stati arrestati, Edoardo Massari e Maria Soledad Rosas. (FM)

I loro nomi erano stati scritti anche sulla vetrina di un autosalone di lusso di Atene, che importa anche Ferrari, e di fronte al quale sempre stanotte, era stato collocato un falso ordigno incendiario. Divorate dalle fiamme, due automobili appartenenti a funzionari dell'ambasciata italiana, con la targa propria del personale amministrativo delle ambasciate straniere, tre vetture Fiat parcheggiate davanti a un concessionario ufficiale della Fiat (due usate, di clienti greci, e una nuova ancora della Fiat), cinque tra Fiat e Alfa Romeo parcheggiate davanti a una concessionaria d'auto che tratta vetture italiane, queste ultime di proprietà di cittadini greci.