L'inaugurazione della Fiera internazionale di Salonicco ha dato il destro durante lo scorso fine settimana al primo ministro greco Costas Simitis di pronunciare due discorsi e di tenere una conferenza stampa. Il leit-motiv di Simitis, leader riformista del partito socialista Pasok, è che l'austerità e il risanamento debbono continuare in modo che la Grecia entri, a partire dall'1 gennaio 2001, nel sistema della moneta unica europea. Simitis ha assicurato che nel 1998 saranno soddisfatti quattro dei criteri di Maastricht da dover rispettare per poter aderire all'euro. Il deficit pubblico, ha detto, sarà inferiore al 3 per cento, probabilmente del 2,4 per cento. (FM)

Il debito pubblico, pur se ancora superiore al 100 per cento del prodotto nazionale lordo, mostrerà una chiara tendenza a diminuire. Infine, sarà stata ottenuta la stabilità dei cambi e sarà raggiunta la convergenza dei tassi di interesse a lungo termine. Inoltre è da segnalare che per il secondo anno consecutivo la Grecia avrà un tasso di crescita economica del 3,5 per cento. Rimane il problema più difficile, l'inflazione, che al 31 agosto era del 5 per cento annuo. Il governo spera di portarla al 4,5 per centoalla fine del 1998 e a meno del 3 per cento nel 1999. Lottare contro l'inflazione, ha detto il ministro dell'economia Iannos Papantoniou, e' ''un dovere patriottico''.