Li avrebbe ammazzati di botte, e non è un eufemismo. Con questa ipotesi della Procura di Bari, il padre di Ciccio e Tore resta in carcere. E' stato confermato il provvedimento di detenzione in carcere per Filippo Pappalardi, il papà dei i fratellini scomparsi da Gravina in Puglia il 5 giugno 2006. Lo ha deciso il Tribunale del riesame di Bari che ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare emessa il 27 novembre scorso dal gip Giuseppe De Benedictis per i reati di sequestro di persona, duplice omicidio volontario e occultamento di cadavere. "Il Tribunale del riesame ha confermato la validità dell'ipotesi accusatoria che vede Pappalardi, al momento, responsabile della scomparsa e dell'assassinio dei suoi figli". Lo ha detto il pm inquirente, Antonino Lupo, lasciando il palazzo di giustizia di Bari dopo la decisione del Tribunale del riesame che ha confermato il carcere per Filippo Pappalardi. "Non c'è da essere soddisfatti dell'esito – ha concluso il pm – se non per il fatto che l'ipotesi di accusa portata avanti dalla procura è stata condivisa dal Tribunale del riesame".