Intanto, a Bari è all'ormeggio una nave battente bandiera panamense, proveniente da Guaynilla in Sud America, con un carico di 35mila tonnellate di grano.

"In questo momento tutta la filiera si deve impegnare affinché il mercato del grano duro in Puglia riparta. Resta imprescindibile la necessità di dare corso ai Decreti che prevedono l'indicazione obbligatoria in etichetta dell'origine dei prodotti agricoli, in particolare per il grano duro con cui viene confezionata la pasta ad uso alimentare, ma anche per le altre produzioni agroalimentari". E' il richiamo del Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni, alla luce degli esiti dell'incontro presso la Camera di Commercio di Foggia. Sarà costituito un gruppo di lavoro che individuerà gli strumenti idonei alla valorizzazione della filiera cerealicola regionale.

"Solo facendo sistema – incalza il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - riusciremo a dare vantaggio a tutte le componenti della filiera. La linea della Coldiretti è forte e determinata: per difendere il consumatore partiamo dal seme e quindi tolleranza zero agli OGM nelle sementi, selezione varietale corrispondente al prezzo del seme e alla qualità richiesta dai molini e non solo agli interessi delle royalty sul seme registrato. La qualità ed il valore della produzione si ottiene, quindi, partendo dal seme e accompagnandolo, poi, nell'intero percorso produttivo di trasformazione e distribuzione, fino a giungere al pane e alla pasta garantiti al consumatore".

Per la Coldiretti Puglia risulta indispensabile ripristinare e mantenere la fiducia dei consumatori, incoraggiando il loro coinvolgimento nella politica di sicurezza alimentare, garantendo il monitoraggio e la trasparenza in tutta la filiera alimentare e il maggior grado possibile di conoscibilità delle caratteristiche essenziali dei prodotti, al fine di consentire loro di effettuare delle scelte di acquisto pienamente consapevoli basate su una completa informazione in merito alle caratteristiche dei prodotti.