Il costo del lavoro si ridurrà ulteriormente nel 2000 dello 0,8%. Lo ha reso noto Massimo D'Alema nel corso di una conferenza stampa, a Palazzo Chigi.
Il "buon successo" della politica fiscale permetterà all'esecutivo di proseguire nella riduzione anche nei prossimi due anni "senza risorse aggiuntive". Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio Massimo D'Alema, in una conferenza stampa a palazzo Chigi assieme ai Ministri del Tesoro Giuliano Amato e delle Finanze Vincenzo Visco. E insieme al calo della pressione sul costo del lavoro, il premier ha annunciato nuove detrazioni per i figli a carico: dalle attuali di 336 mila lire passeranno a 552 mila lire nel 2002. Nel 2001 all'aumento di 72 mila lire già previsto con l'attuale finanziaria si aggiungerà un ulteriore incremento di 108 mila lire.
D'Alema ha spiegato che già nel '98 "l'introduzione dell'Irap ha determinato una riduzione del costo del lavoro dell'1,5%" mentre nel '99 alcuni interventi di riduzione degli oneri sulle retribuzioni (come la mancata proroga Gescal, la soppressione dei contributi per gli asili nido per la tubercolosi e l'Enaoli) hanno reso possibile un ulteriore calo dello 0,82%. Per il 2000, la riduzione del costo del lavoro continuerà attraverso l'eliminazione di oneri che finanziano prestazioni legate alla cittadinanza sociale (maternità), attraverso la revisione dei premi Inail e la decontribuzione della retribuzione riferibile alla contrattazione integrativa aziendale: il calo sarà dello 0,8%. (MN)