Adriano Sofri continua a rifiutare ogni ipotesi di grazia. ''Non solo non chiederei mai una cosa del genere, - ha detto Sofri durante la trasmissione di Pinocchio rispondendo ad una domanda di Gad Lerner - ma dentro di me non la desidererei mai, finche' fossi padrone della mia intelligenza''. ''So benissimo - ha proseguito - che i miei amici o i miei figli o le mie nipoti o altre persone facciano di tutto per tirarmi fuori da qui e sono loro grato, ma questa cosa e' assolutamente contraria a tutto cio' che io penso''. ''Io sono cambiato e mi piacerebbe avere i venticinque anni di allora, ma questo argomento - ha proseguito - mi ripugna come il peggiore di tutti, cioe' giudicare secondo le regole del diritto una persona e sostituire a questo giudizio e al suo errore mostruoso la comprensione che e' molto cambiato rispetto a trent' anni fa. Il problema - ha concluso Sofri - e' se io abbia dato o no l' ordine di uccidere il commissario Calabresi.
E quest' ordine io non l' ho mai dato''. (MN)