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Giurisprudenza, i motivi della risoluzione del contratto con la Campus

Data: 07/11/2002 - Ora: 09:39
Categoria: Cultura

È dall'altra sera la decisione del Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Lecce (tutti i membri hanno votato a favore, tranne un’astensione), di risolvere il contratto con la Ditta Campus s.r.l. che scaturisce dall’assenza di alternative giuridico-legali. A seguito di tale decisione del Consiglio di Amministrazione, il rettore Oronzo Limone si è immediatamente attivato per considerare alcune proposte alternative.
"Mi sto adoperando per trovare soluzioni sostenibili", ha dichiarato il rettore. "Sono al vaglio alcune idee che illustrerò agli studenti martedì mattina. La risoluzione del contratto è stata presa dal Consiglio di Amministrazione perché si trattava dell’unica strada legalmente percorribile anche a fronte di un parere dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato che si è espressa in tal senso.

Per ciò che mi riguarda, a partire da oggi ma in tempi rapidissimi, troverò una soluzione per assicurare il regolare inizio delle lezioni per gli studenti di Giurisprudenza. D’altra parte solo da ieri sera sono stato investito ufficialmente del problema, che presenta possibilità di disagi comunque non attribuibili a questa Amministrazione".
CRONISTORIA: • In data 19 luglio 2001 la Campus s.r.l. ha proposto all’Università degli Studi di Lecce la locazione di uno spazio di circa 2000 mq nelle immediate vicinanze del Centro Ecotekne; la proposta è stata illustrata dal preside Grelle nella seduta del Senato Accademico del 20 luglio 2001 e poi approvata dal Consiglio di Amministrazione il 31-7-2002.
• Successivamente, accogliendo le ulteriori richieste del Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza (13-11-2001) in merito alla necessità di acquisire ulteriori spazi in locazione per la sistemazione degli studi dei docenti, il Consiglio di Amministrazione ha definitivamente deliberato (il 28-12-2001) sulla locazione degli immobili offerti dalla ditta Campus. • Il 26 marzo 2002 l’Università ha sottoscritto con la Ditta Campus s.r.l. il contratto per la locazione di due edifici, necessari alle esigenze della Facoltà di Giurisprudenza; di questi due edifici uno sarebbe stato con spazi da utilizzare per la didattica (otto aule per complessivi 1465 posti), l’altro con spazi da utilizzare per le attività dipartimentali e di biblioteca (per una superficie coperta pari a mq. 4.541,27). Questi spazi dovevano essere dotati di impianti di condizionamento, amplificazione, riscaldamento e TV a circuito chiuso, e comprensivi anche della sistemazione del parcheggio.
• Il contratto prevedeva, all’art.8, un piano di consegna degli immobili, ai sensi del quale, entro la data del 30 giugno 2002, dovevano essere consegnate due aule per complessivi 815 posti (lotto A) oltre alla dotazione scoperta di circa 4610 mq. da utilizzare per i viali di accesso, verde attrezzato e parcheggi (lotto E) ed entro la data del 31 agosto 2002 dovevano essere consegnati: il lotto B – Edifici da adibire ad aule; il lotto C – Locali in comodato da adibire a Biblioteca; il lotto D – Edificio da adibire ad attività dipartimentali. • Relativamente ad un eventuale ritardo, l’articolo 15 prevedeva che "…in caso di ritardo nella consegna degli immobili e delle relative pertinenze…sarà applicata alla Ditta Campus s.r.l. una penale giornaliera per ciascun giorno di ritardo e per ciascun lotto individuato… In caso di irrogazione delle penali, l’Università potrà anche rifarsi direttamente sui crediti vantati dalla Società Campus, sempre nei confronti dell’Università di Lecce, ove esistenti, decurtando dall’importo delle fatture, l’importo delle penali". • Poiché la Ditta Campus s.r.l. non aveva proceduto alla consegna dei locali indicati nei lotti A ed E entro la data del 30 giugno 2002, l’Università l’aveva costituita in mora, applicando la penale prevista e maturata fino alla data del 10 luglio 2002.
• Come ulteriore conferma del mancato rispetto degli impegni contrattuali, l’ingegner Antonio De Vitis, responsabile, per conto dell’Università, degli adempimenti connessi all’esecuzione del contratto stesso, dopo un sopralluogo effettuato presso il cantiere in agro di Monteroni di Lecce, aveva rilevato che, alla data del 2 luglio 2002, non risultavano eseguite ulteriori opere, a parte una movimentazione di terra ed uno scavo, limitato all’area dell’edificio delle aule. Né la situazione risultava sostanzialmente modificata in seguito, come verificato con un sopralluogo effettuato il 3 settembre 2002. Tali constatazioni contrastavano con il piano di consegna indicato nell’art.9 del contratto, in quanto alla data del 30 giugno si sarebbe già dovuto mettere a disposizione dell’Università, completo in ogni suo dettaglio, parte dell’edificio delle aule, limitatamente alla porzione relativa alle due aule con calpestio inclinato, fino alla capienza di 815 posti per complessivi 777 mq e la sistemazione a parcheggio, viali di accesso e verde attrezzato, delle aree esterne di pertinenza per complessivi mq.4610, mentre la consegna dell’edificio delle aule e di quello da destinare alle attività dipartimentali sarebbe dovuta avvenire entro il 31 agosto 2002.
• Nel frattempo l’Università si attivava, indicendo una procedura di pubblico incanto, per la fornitura relativa alla locazione di componenti di arredo per la didattica per le esigenze della Facoltà di Giurisprudenza ed il 15 ottobre 2002 l’Università ha richiesto alla Ditta Campus s.r.l. di comunicare, con ogni possibile urgenza, il giorno in cui sarebbero stati consegnati gli immobili al fine di consentire all’Amministrazione di rendere disponibili locali per l’installazione delle componenti di arredo e di avere tutte le informazioni di carattere tecnico per poter provvedere alla sottoscrizione dei contratti con i fornitori delle pubbliche utenze.
• In risposta alla nota del 15 ottobre 2002, la Ditta Campus s.r.l. si è limitata a dire che "..siamo in fase di ultimazione dei lavori del fabbricato destinato ad aule di giurisprudenza e gradiremmo sapere con cortese sollecitudine se prima della pavimentazione delle aule è necessario predisporre opportune zanche per il successivo fissaggio dei banchi. In tal caso avremmo bisogno di un contatto urgente con la Ditta aggiudicataria dell’appalto degli arredi per eseguire i suddetti lavori". Con successivo fax inviato sempre in data 15 ottobre 2002, la Ditta Campus s.r.l, senza indicare il giorno in cui sarebbero stati consegnati gli immobili, si è limitata a scrivere di voler "…confermare ... di collaborare con la Ditta aggiudicataria degli arredi perché nella seconda metà di ottobre possa procedere al montaggio degli stessi. Evidentemente sarà necessario, con un po’ di buona volontà da ambo le parti, convivere opportunamente per consentire il completamento delle rifiniture dell’immobile durante il montaggio degli arredi. Relativamente alle pubbliche utenze abbiamo già provveduto a fare le richieste dei singoli allacci, e Vi comunicheremo con la massima tempestività quando sarà possibile sottoscrivere o volturare i singoli contratti".
• Il Direttore dell’Area Servizi Tecnici dell’Università degli Studi di Lecce ha dunque invitato il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Campus s.r.l. e il responsabile dell’esecuzione del contratto della stessa Ditta Campus s.r.l. al sopralluogo da effettuarsi in data 31 ottobre 2002 alle ore 9,30 per la verifica degli impegni contrattuali. Il 22 ottobre 2002 l’Università ribadiva alla Ditta Campus s.r.l. la necessità di conoscere il giorno in cui sarebbero stati consegnati gli immobili oggetto del contratto.
• A seguito del sopralluogo effettuato il 31 ottobre 2002 (termine ultimo e non prorogabile per la consegna degli immobili) da parte del responsabile del procedimento, è stato redatto, in contraddittorio, un verbale di constatazione, con allegata documentazione fotografica, dal quale risulta che la Ditta Campus s.r.l. non ha ultimato le opere nei termini e nei modi previsti. Pertanto l’Università non ha proceduto alla presa in consegna delle opere. Alla luce di tali risultanze il Consiglio di Amministrazione ieri sera non poteva deliberare altro che la risoluzione del contratto con la ditta Campus, richiedendo anche alla stessa il pagamento delle penali maturate, in quanto il contratto (art. 15) prevedeva esplicitamente che in data 31 ottobre 2002 dovessero essere consegnati all’Università tutti i lotti con tutte le autorizzazioni e i nullaosta previsti dalla legge.

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