Sarebbe come dire: Tor Vergata val bene un Giubileo, parafrasando una celebre frase. La grande area del comprensorio universitario di Tor Vergata piace al Vaticano. Sembra aver rimarginato la ferita di quello che viene definito da monsignor Crescenzio Sepe ''il fallimento dell'area del Divin Amore''. A quest' area la Santa Sede si era affezionata per motivi spirituali. ''Il Divin Amore - spiega monsignor Sepe - aveva un senso squisitamente spirituale. E' un santuario ormai di risonanza nazionale che incarnava bene il carattere spirituale del Giubileo''. (MN)

Tor Vergata ha motivi pure validi per diventare - sempre a detta del segretario del Comitato Centrale - ''il cuore del Giubileo'', ossia il luogo dove si svolgeranno alcuni degli appuntamenti caratteristici del grande evento, primo fra tutti il raduno di oltre un milione e mezzo di giovani in occasione della 15.ma giornata mondiale della gioventu'. Su quell'incontro il Vaticano punta moltissime delle sue carte, specialmente a livello di messaggio simbolico. La scelta dell'area e' venuta ''a conclusione di un cammino piuttosto lungo, difficile, delicato'', ha detto mons. Sepe durante l'incontro per l'annuncio ufficiale. Il presule ha definito ''esimio'' il lavoro svolto dall'Agenzia per individuare il luogo dei grandi raduni giubilari. Tor Vergata servira' anche per altri appuntamenti. Lo ha ripetuto lo stesso Sepe che pensa di svolgervi l'incontro dei lavoratori il primo maggio 2000 e l'incontro mondiale delle famiglie in ottobre. Ad accogliere l'offerta avanzata dal rettore dell'universita' ''ci ha fatto decidere - ha precisato il segretario del Comitato Centrale - che si tratta di una universita' pubblica, ossia la citta' dei giovani, la citta' del futuro che poteva ben rappresentare un luogo significativo dell'event o. L' universita' e' anche una istituzione e percio' tutto quello che si fara' per l'incontro giubilare dei giovani, restera' a servizio dell'universita'''. In favore di Tor Vergata ha giocato anche il fatto di appartenere al territorio del comune e della diocesi di Roma, la citta' che dovra' offrire ospitalita' nell'Anno Santo. ''Sono sicuro - ha detto Sepe nella conferenza stampa del 30 giugno - che da oggi in poi, tutti ci rimboccheremo le maniche per lavorare. Il tempo e' breve, il lavoro tanto e l'area dovra' essere pronta ben prima di agosto 2000, per esempio il primo maggio, festa dei lavoratori. Anche per altri incontri dovremo riferirci a quest'area. Mi auguro che come fino ad oggi c'e' stata collaborazione tra il Rettore dell'universita' e il sindaco di Roma, cosi' continuiamo con decisione per portare a termine il progetto di questo che sara' il luogo-cuore del Giubileo''. Per Rutelli, il comprensorio di Tor Vergata offre ''una realizzazione appropriata'' alle motivazioni addotte dalla S. Sede. ''Tutti - ha voluto aggiungere - siamo al servizio della riuscita di questo evento e per salvaguardare il suo carattere spirituale. Cio' comporta tanto lavoro e tanto impegno che deve essere animato da uno spirito di totale, leale e fattiva collaborazione''.