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Giovedi' Santo, feste religiose in tutta la Puglia

Data: 28/03/2002 - Ora: 11:20
Categoria: Cultura

Giovedì Santo, giorno molto sentito per le popolazioni pugliesi. Da Foggia al tacco questa sera si celebreranno i Sepolcri, dopo la Messa per l'Ultima Cena. Nel Salento, tra le città più suggestive Gallipoli, da sempre paladina di riti religiosi dal sapore forte. Le processioni così l'allestimento dei Sepolcri sono per la Città Bella momento di aggregazione dei fedeli ma anche rispolvero di tradizioni che tramandono da secoli. Fede e suggestione quindi per la Festa più cattolica per eccellecenza.

È certo uno dei riti pasquali più suggestivi e più religiosamente sentiti anche a Bari. Soprattutto nella città vecchia, quello dei Sepolcri è un momento da vivere con tutta l'intensità possibile, da una chiesa all'altra per le stradine e le piazze del borgo, sulle orme della Madonna in cammino alla ricerca del proprio figlio Gesù. La tradizione vuole che siano dispari le chiese visitate durante la serata del giovedì santo. Da un minimo di tre ad un massimo di cinque o sette: un'indicazione che certo non vuole limitare la fede di alcuno. Per rispettare in pieno la tradizione, sono invece da considerarsi d'obbligo due tappe di questo "tour" religioso delle parrocchie e confraternite. La cattedrale dell'Odegitria e la Basilica pontificia di San Nicola: ogni buon cristiano barese non può esimersi dal portare la propria preghiera prima dinanzi al quadro della Madonna che indica la via e poi di fronte al sepolcro del santo patrono. Fra i tanti percorsi che è possibile scegliere all'interno del borgo antico quindi, fra le tante chiese, si può partire proprio dalla Cattedrale: entrando in Bari vecchia dal Castello normanno svevo, la grande chiesa madre è proprio lì di fronte. Inoltrandosi nella viuzza a destra della Cattedrale, s'incontra San Marco dei Veneziani, sede della Confraternita di Sant'Antonio da Padova, in strada San Marco. Basta proseguire per poche decine di metri per trovarsi finalmente nella piazza della Basilica di san Nicola. Appena il tempo di ritornare alla Cattedrale ed imboccare la via che porta in piazza Chiurlia, ci si ritrova dinanzi alla chiesa di San Marco. Tornando poi ancora una volta indietro verso la chiesa madre, dirigendosi verso piazza del Ferrarese, si trova la chiesa di Santa Teresa dei Maschi, in via Vallisa.
Questo solo un piccolo suggerimento, per chi magari non conosca il borgo antico ed invece quest'anno voglia scegliere di rivivere la propria fede all'insegna della più profonda tradizione barese. Ognuno poi, come sa bene la gente di Bari vecchia, dopo aver portato la propria preghiera dinanzi agli "ostensori" della Basilica e della Cattedrale, sceglierà, anche a seconda della propria personale devozione, le altre chiese per completare il numero di tre, cinque o sette altari salutati nel Giovedì santo. Nel borgo antico, le piccolissime chiese, parrocchie o confraternite non mancano, e giovedì sera saranno tutte rigorosamente aperte. Da Sant'Anna della Confraternita di San Marco Buonamorte in strada Palazzo di Città, alla Confraternita dei Santi Medici di fronte al castello. Dalla chiesa del Gesù a san Gaetano, in strada San Gaetano. Spostandosi al di qua di corso Vittorio Emanuele, le chiese che saranno certamente più visitate durante la serata di giovedì, cui tradizionalmente i baresi del quartiere Murat portano la propria preghiera prepasquale, sono San Ferdinando, in via Sparano, la chiesa di Sant'Antonio da Padova, in piazza Luigi di Savoia, e la chiesa del Sacro Cuore in via Crisanzio. Ad ogni quartiere poi la propria parrocchia ed i propri sepolcri. Al Redentore, in via Martiri d'Otranto, al Santissimo Rosario, in piazza Garibaldi, e a Santa Cecilia, in via Ravanas, per il quartiere Libertà per esempio. Una tradizione che ovunque rimane immutata ed intensamente sentita, come anticipo di una festa come la Pasqua, certamente meno consumistica del Natale, ed anche per questo vissuta con maggiore profondità.

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