Il senatore Angelo Giorgianni teme vivamente per la sua integrità fisica e chiede l'apertura di un dibattito parlmentare. ''Spero - afferma Giorgianni - che mi sia data la possibilità di un confronto diretto in Parlamento. Mi vogliono chiudere la bocca e per questo motivo intendo parlare prima che comunque mi venga impedito. Già in altre occasioni le istituzioni non hanno fatto il possibile affinchè non mi si chiudesse la bocca con l'evidente fine di impedire che continuassi a interessarmi di gravissime deviazioni politico-istituzionali. Soprattutto, non tutto è stato fatto perchè non si togliesse di mezzo la 'memoria storica' del malaffare siciliano e non. Prima che un'eventualità dello stesso genere possa di nuovo verificarsi, e questa volta irreversibilmente, sono certo che a tutti i livelli delle responsabilità istituzionali si vorrà consentire l'apertura del dibattito parlamentare sui fatti per i quali si vorrebbero le mie dimissioni. Sarebbe per me l'occasione per svelare in modo chiaro, definitivo ed eclatante la verità dei fatti. Se nessuno ha da temere - conclude - il dibattito parlamentare sarebbe l'unica risposta democratica al linciaggio cui sono sottoposto''. (MN)