Alla Provincia di Lecce risulta che, dei vari impianti costituenti il complessivo sistema di smaltimento, soltanto quello di biostabilizzazione nell’ATO LE/1 è stato completato e nella stessa ATO è prossima al completamento la discarica di servizio-soccorso in agro di Cavallino.
Necessario un "monitoraggio delle vicende esecutive degli impianti". Al tavolo "dovrebbero partecipare tecnici della struttura commissariale, tecnici di questa Provincia e dei tre ATO, nonché della stessa ATI COGEAM".(a. q.) - Il Presidente della Provincia, Giovanni Pellegrino, ha inviato una nota al Prefetto di Lecce, con la quale avanza la proposta di costituire un tavolo tecnico permanente per monitorare le vicende esecutive degli impianti sul territorio provinciale. "I recenti provvedimenti adottati dal Commissario Vendola hanno scongiurato il determinarsi, con l'inizio del nuovo anno, di una situazione emergenziale - scrive Pellegrino - che altrimenti sarebbe stata ineludibile almeno per i Comuni compresi nell'ATO LE/2, in cui, come è noto, a valle della chiusura della discarica in Nardò, non esistono impianti di recapito finale per gli RSU". La nota, diramata anche agli organi di informazione, così prosegue. "Ciò che sta avvenendo in Campania mi conferma che il non determinarsi nel territorio di questa Provincia di situazioni di crisi è strettamente legato ai tempi di entrata in funzione dell'impiantistica complessa prevista dal noto piano regionale. Alla Provincia di Lecce risulta che, dei vari impianti costituenti il complessivo sistema di smaltimento, soltanto quello di biostabilizzazione nell'ATO LE/1 è stato completato e nella stessa ATO è prossima al completamento la discarica di servizio-soccorso in agro di Cavallino. Non ho notizie, invece, sullo stato di avanzamento dei lavori per tutti gli ulteriori impianti affidati in concessione di esecuzione e gestione alla ATI COGEAM; e cioè l'impianto di biostabilizzazione e discarica di servizio-soccorso ad Ugento, l'impianto di biostabilizzaizone e la discarica di servizio a Poggiardo e Corigliano, l'impianto produttivo di CDR in Cavallino. Per ciò che riguarda gli impianti di Poggiardo e Corigliano d'Otranto la struttura commissariale ha avviato un opportuno procedimento di variante della progettazione originaria, non ancora completato; sicchè il ritardo nell'esecuzione di questo segmento del complessivo sistema di smaltimento appare giustificato. Per gli altri impianti (biostabilizzazione e discarica di servizio-soccorso in Ugento, impianto produttore di CDR in Cavallino) questa Provincia è ovviamente preoccupata dai ritardi, sulle cui ragioni non ha la possibilità di incidere, essendo estranea al rapporto concessorio che lega l'ATI COGEAM alla struttura commissariale". La nota si conclude con la seguente proposta operativa al Prefetto. "In questa situazione riterrei opportuna una Sua iniziativa per la costituzione di un tavolo tecnico permanente, cui affidare un monitoraggio delle vicende esecutive degli impianti ed al quale a mio avviso dovrebbero partecipare tecnici della struttura commissariale, tecnici di questa Provincia e dei tre ATO, nonché della stessa ATI COGEAM, che in quanto concessionaria dell'esecuzione e gestione delle opere, deve ritenersi delegataria di pubbliche funzioni".