''Clonerò mia moglie'': ad un professore della prestigiosa università di Harvard una consorte non basta. Ne vuole una copia identica. E pensa che il suo sogno prenderà i contorni della realtà nel giro di un anno e mezzo. Richard Seed è un genetista di fama e ha illustrato i suoi controversi piani di clonazione umana oggi a Londra, con una raffica di interviste alla radio e alla tv che hanno preceduto una dotta conferenza davanti alla Royal Society. Per il professore il salto da Dolly - la celebre pecora scozzese nata grazie al primo esperimento riuscito di clonazione - all'uomo è ormai a portata di mano. ''Fertilizzerò mia moglie - ha spiegato il luminare - con un nucleo preso da una delle sue stesse cellule. Userò una tecnica che al 75 per cento è la stessa impiegata nelle fecondazioni in vitro''. (FM)

Lo scienziato di Harvard è convinto di aver messo a punto una procedura a prova di bomba (''il rischio di fallimento è appeno di una probabilità su diecimila'') e ha pensato alla moglie perché crede che nel prossimo futuro diventerà una cosa di routine la clonazione dei propri cari. ''I cloni - dice -sono solo dei piccoli neonati, dei bebé molto carini, creati attraverso alcune tecniche di fecondazione artificiale. Non vedo nulla di male se presto creeremo 100.000 cloni umani l'anno''.

A giudizio del professore, che ha una sessantina d'anni e durante un'intervista a GMTV ha recitato la tipica parte dello scienziato pazzo, la bioetica ha posto ''un limite arbitrario'' alla clonazione umana perché si è creata una discutibile associazione con i ''film di cattivo gusto'' su Frankestein, il Golem e altre mostruose creature. Per il genetista di Harvard niente potrebbe essere più lontano dal vero: la clonazione è in realtà la sfida intellettuale più grande del secondo millennio, un passo ulteriore ''nel processo di comprensione dei meccanismi della vita''.

Il prof. Seed pensa che la ''fotocopiatura'' degli esseri umani si aggancerà ad una ricerca che da secoli ossessiona l'uomo e cioé la scoperta dell'elisir della giovinezza. ''La vita è un processo che si può capire e quindi controllare.

Quando si controllerà la vita si controllerà anche il processo di ringiovanimento''. In effetti la sua ''seconda moglie'' nascerà bambina, si svilupperà, diventerà donna, gli permetterà di rivivere le prime palpitazioni d'amore...

Ma così non si forza la natura? ''No, la giovinezza è un desiderio naturale di ogni persona che sta invecchiando'', risponde serafico l'entusiastica campione della clonazione per le masse.