"Siamo sempre in attesa del congresso cittadino - conclude Melgiovanni – che farà luce su alcuni recenti episodi in maniera chiara e indelebile".
Al termine dell'ultima riunione svoltasi sabato 26 gennaio u.s. in una delle locali sezioni gallipoline del partito, sita in Via Tito Minniti, il Parlamentino cittadino di Forza Italia, all'unanimità e con grande entusiasmo e spirito propositivo finalizzato al bene della città di Gallipoli, nel segno della continuità amministrativa, ha chiesto al Senatore Vincenzo Barba la disponibilità a candidarsi a sindaco della Perla della Jonio. Alla riunione, presieduta dal Senatore Vincenzo Barba, hanno preso parte, tra gli altri: Di Mattina, già capogruppo di Forza Italia al Comune di Gallipoli; De Matteis; Sciliuzzo; Picciolo; Scorrano; Murra; Buccarella; l'avv. Scialpi; Piccinno; l'avv. Barba; Melgiovanni; Perruccio; Liaci. L'unico assente, per motivi professionali, era l'ex sindaco Venneri, "in totale sintonia con il resto dell'assemblea" dicono dalla sezione. "Il partito – dichiara il dott. Salvatore Di Mattina – in un momento fondamentale della politica cittadina, un momento in cui ha inizio lo sprint finale per presentare le candidature e stendere i programmi in occasione delle elezioni amministrative di primavera che restituiranno un sindaco alla nostra città dopo quasi un anno di commissariamento, con una lodevole compattezza e con una granitica concordia ha voluto individuare nella persona di Vincenzo Barba il candidato naturale per rilanciare la Perla dello Jonio. Innanzitutto – prosegue Di Mattina – c'è da portare a termine un grande progetto politico che si è interrotto solo e soltanto a causa di una congiura di palazzo lontana dalla volontà e dalla sensibilità dei cittadini, una congiura voluta dalla espressa cattiva volontà di qualcuno che ha danneggiato Gallipoli. Vincenzo Barba è un grande imprenditore, un manager competente, un uomo sensibile, un politico di esperienza. Vincenzo Barba è il candidato ideale che il Parlamentino cittadino di Forza Italia propone a Gallipoli, ai gallipolini e agli alleati politici per far tornare a risplendere la luce della pubblica amministrazione in riva allo Jonio, senza ricatti, soprusi e diversi condizionamenti". "La nostra richiesta di disponibilità al Senatore Barba è un atto di responsabilità – aggiunge il prof. De Matteis – nei confronti della nostra comunità, poiché, quella di Barba è la candidatura più giusta per riprendere un cammino interrotto. Vincenzo Barba è l'unico che in termini di energie, competenze e amore disinteressato per la nostra città, può far compiere un passo in avanti alla nostra Gallipoli". "Sono certo – incalza il rag. Piccinno - che il Senatore Barba verrà incontro alla nostra richiesta e darà la sua disponibilità a candidarsi come Primo Cittadino. Glielo chiede l'intera città che noi ci onoriamo di rappresentare in una sua fetta significativa e importante, convinti come siamo che gli elettori premieranno il nostro partito per il senso di responsabilità che ha sempre saputo dimostrare e per la coesione che ha manifestato anche nei momenti difficili" "Chi altri se non Vincenzo Barba? - Si domanda il dott. Liaci – Noi proponiamo una candidatura che a quanto sentiamo dire dai nostri concittadini è quasi doverosa, per non dire scontata. Conosciamo bene gli impegni di Vincenzo Barba, ma conosciamo ancor di più il suo amore per Gallipoli. Sono certo che il Senatore non potrà e non saprà dire di no alla sua città, che gli chiede di mettere a disposizione del bene comune le sue dote di grande manager e di grande amministratore". "Siamo sempre in attesa del congresso cittadino - conclude il sig. Melgiovanni – che farà luce su alcuni recenti episodi in maniera chiara e indelebile. Ma ora è tempo di mettere da parte le piccole questioni interne e di non guardare a qualche neo che pur ci ha riguardato. Adesso la città ci chiede un atto di responsabilità. E la nostra risposta a questa domanda si chiama Vincenzo Barba, una risposta limpida, palese, trasparente e generosa. Siamo certi che il Senatore Barba accoglierà la nostra richiesta che è a tutti gli effetti da intendersi come una richiesta salva-Gallipoli.".