In occasione delle festività patronali dei SS. Pietro e Paolo nelle date del 28 29 e 30 giugno
A Galatina (Lecce) il Centro sul Tarantismo e Costumi Salentini in
occasione delle festività patronali dei SS. Pietro e Paolo nelle date del 28 29 e 30 giugno, propone un calendario di appuntamenti, aventi come tema centrale il fenomeno del tarantismo. Il programma prevede l'allestimento di una mostra video-fotografica dal titolo "DAL MORSO ALLA GRAZIA" nel cortile del Palazzo Tondi-Vignola adiacente alla Cappella di San Paolo. La mostra propone una documentazione storica di foto e immagini risalenti agli anni '50-'70, che riprendono vari momenti del ciclo rituale del tarantismo, dalla terapia domiciliare al pellegrinaggio alla Cappella di San Paolo in Galatina. Arricchisce l'esposizione una selezione di testimonianze storiche, leggende, preghiere, esorcismi, casi clinici esaminati e descritti da medici di epoche diverse, da Giorgio Baglivi a Francesco De Raho. Una sezione della mostra ospita una raccolta di foto storiche sul tarantismo, dell'archivio fotografico di Franco Pinna, provenienti dalla collezione privata di Roberto Cazzato. La mostra è arricchita inoltre da una selezione di scritti tratti dalle opere dei più autorevoli studiosi che nel corso dei secoli hanno osservato e illustrato la tarantola di Puglia, dal XIV^ al XX^ secolo, dal titolo "SULLA TARANTOLA. Antologia in mostra", a cura di Loredana Viola.
Nella giornata del 29 giugno a partire dalle ore 17 il Centro sul
Tarantismo in collaborazione con l'Associazione culturale EKAGRA di Tuglie organizza ,nello spazio difronte alla Cappella in via Garibaldi, una rassegna-concorso per madonnari dal titolo "Santu Paulu miu de le tarante".
Il Centro coglie l'occasione per rivolgere nuovamente un vivo ringraziamento al FAI (Fondo Ambiente Italia) e a quanti hanno sostenuto l'iniziativa, per il risultato del secondo censimento dei "Luoghi del Cuore", che hanno visto la Cappella di San Paolo occupare il 17^ posto su scala nazionale avendo riportato ben 1.466 segnalazioni. Ci auguriamo che l'impegno profuso e l'attività svolte sinora possano quanto prima
concretizzarsi in un serio intervento di restauro della Cappella di San Paolo.
Il Centro sul Tarantismo ringrazia il Comune di Galatina, la Provincia di Lecce, la Regione Puglia e lo Stamms dell'Università di Lecce per il patrocino alla manifestazione e lo sponsor METAL.MA per aver sostenuto l'iniziativa.
Programma
28 GIUGNO
ore 21.30 - Inaugurazione della mostra "DAL MORSO ALLA GRAZIA".
Proiezioni di filmati e diapositive sul fenomeno del tarantismo
ore 23.45 - Raduno spontaneo di tamburellisti e danzatori di pizzica
29 GIUGNO
ore 9.30-12.30; ore 17.00-24.00 Apertura mostra.
Proiezioni di filmati e diapositive sul fenomeno del tarantismo
ore 11.00 - Visita guidata alla mostra e alla Cappella di San Paolo
ore 17.00-23.30 Rassegna-concorso per madonnari "Santu Paulu miu de le tarante" in collaborazione con l'associazione culturale Ekagra di Tuglie
30 GIUGNO
ore 9.30 - 12.30; ore 19.00 - 23.00 Apertura mostra.
Proiezioni di filmati e diapositive sul tarantismo
ore 20:00 Premiazione della rassegna-concorso per madonnari.
Le tre giornate saranno allietate dal gruppo di musica popolare
"Scazzacatarante"
per informazioni taranate@supereva.it cell.380.531.08.14
La Cappella di San Paolo a Galatina (Lecce), facente parte del palazzo Tondi-Vignola, da secoli rappresenta il cuore e il simbolo di quell'antico fenomeno un tempo ampiamente diffuso in Terra d'Otranto, che è noto con il nome di tarantismo. Esso si basava su una credenza popolare, secondo la quale il morso della tarantola poteva provocare una misteriosa malattia che colpiva sopratutto le donne nel periodo assolato della mietitura, e che la medicina ufficiale non riusciva a guarire. Le tarantate, cioè coloro che erano state morse dalla tarantola, provenivano dai vari paesi del Salento. Giungevano numerose alla Cappella in occasione della festa patronale, dal 28 al 30 giugno, vestite di bianco, per chiedere la grazia a San Paolo, protettore dei tarantolati. Partivano dalle loro case sui carretti accompagnate dai familiari, che assoldavano i suonatori per l'occasione. Tutti insieme, all'alba del 28 giugno, si dirigevano alla Cappella di Galatina, il "feudo sacro" protetto da San Paolo, che aveva reso immune questa terra e i suoi abitanti dal morso degli animali velenosi, come narra una leggenda locale. La puntura della tarantola non conosceva rimedi scientifici, invano infatti, la ragione e la scienza cercarono di spiegare questa "malattia" studiando i casi clinici di tarantolismo e sezionando le tarantole per analizzare il veleno. Nessun rimedio riusciva a curare le tarantate. Per alleviare le loro sofferenze, l'unico "antidotum venenum" era una musica frenetica scandita dal ritmo ossessivo del tamburello, che faceva ballare la
tarantata per ore e giorni consecutivi, al ritmo della "pizzica-tarantata". Solo attraverso l'esorcismo musicale-coreutico, la tarantata riusciva a riconquistare lo stato di salute.