Del Coco, in polemica con Serravezza, "Chi accusa i politici farebbe bene a documentarsi prima di parlare. La tangenziale è un fatto concreto contro l’inquinamento"
Il territorio di Galatina rientra fra quelli che l'Arpa (Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell'ambiente) Puglia deve controllare su incarico della Provincia di Lecce. La convenzione, di durata triennale, stipulata fra i due enti nel mese di aprile scorso, prevede, per quest'anno, i seguenti interventi: 1)l'analisi delle acque del pozzo spia del depuratore Sisri in località Spallaccia, 2)il controllo delle emissioni micro e macroinquinanti del cementificio Colacem; 3)l'analisi delle acque del canale dell'Asso; 4)le misure fonometriche presso gli impianti industriali e le civili abitazioni esposte e dovute all'attività della Colacem. Ad effettuare le analisi, per conto dell'Arpa, dovrebbe essere il laboratorio microinquinanti organici dell'Inca (Consorzio interuniversitario per la"Chimica verde) che ha sede presso l'Università di Lecce. L'Amministrazione comunale di Galatina ha attivato nel mese di giugno scorso una serie di incontri fra i Sindaci del circondario e gli operatori socio-sanitari con l'obiettivo primario di agire nel campo della prevenzione e del controllo sul territorio. Enzo Del Coco, consigliere comunale delegato del Sindaco di Galatina alla sanità, ha incontrato il dottor Elio Calabrese, responsabile del dipartimento di Lecce dell'Arpa. Insieme hanno convenuto sulla necessità di seguire giornalmente le attività di analisi. In particolare, l'Arpa segnalerà immediatamente al comune di Galatina qualsiasi anomalia o sforamento dei parametri chimico-fisici fissati dalle norme vigenti. I campionamenti ed analisi per il pozzo spia riguarderanno la ricerca di numerose sostanze inquinanti fra cui idrocarburi, solventi, diossine, metalli pesanti, nitrati, nitriti, ammoniaca. Nell'atmosfera intorno alla Colacem si cercheranno sia i macroinquinanti (polveri, metalli, sostanze odorigene) sia i metalli pesanti, i microinquinanati e le diossine. Analoghe ricerche verranno effettuate sui terreni di tutta la provincia, dove "secondo i modelli di diffusione, ci possono essere le ricadute delle emissioni degli impianti sottoposti a controllo" (si legge nella convenzione). Si riuscirà, con delle tecniche particolari, a capire da dove provengono gli inquinanti stabilendo se le sostanze dannose, sono prodotte da industrie locali o sono state emesse dalle ciminiere di Cerano piuttosto che dell'Ilva di Taranto o dal petrolchimico di Brindisi. "La lotta all'inquinamento ed in difesa della salute dei nostri concittadini per noi si fa con azioni concrete e non con le sole parole, afferma Enzo Del Coco. La tangenziale è una delle testimonianze di questo impegno. Chi, da tecnico, sceglie di polemizzare con i politici farebbe bene ad informarsi prima di emettere sentenze di condanna dell'operato altrui". L'allusione è al dottor Serravezza, primario oncologo dell'ospedale di Casarano, che il 9 giugno scorso, in una lettera al Sindaco Antonica aveva, fra l'altro, parlato di "rammarico per l'uso di argomenti così gravi come strumento di lotta politica."