"Il vero problema, creato dal prof. Mangia, è quello di ridurre il dibattito a mera polemica"
La stampa locale di qualche giorno fa ha riportato un preoccupato intervento a firma di Luigi Mangia, Presidente dell'Associazione Boy's Sport Arte e Cultura di Galatina, il quale dava notizia di una presunta volontà dell'Amministrazione Comunale di proporre la creazione di una discarica nel territorio comunale e precisamente in agro di San Giovanni, nel territorio a metà strada tra Collemeto e Santa Barbara. Il chiacchiericcio creato dal Mangia è assolutamente infondato e non meriterebbe di essere preso assolutamente in considerazione, se non fosse che, proprio con il riportare "notizie di cui si mormora" e "parole di cui si dice", tale intervento ha creato serie ed allarmate preoccupazioni nella popolazione delle frazioni di Collemeto e Santa Barbara e nella Città. E' dovere di una corretta Amministrazione Comunale interrogarsi in merito a quelle che potranno divenire vere e proprie problematiche sociali e di sicurezza del territorio nel momento in cui si affronta con i si dice il problema rifiuti del Salento per il quale speriamo si possa giungere al più presto ad una soluzione ottimale.
Il vero problema, creato dal prof. Mangia, è quello di ridurre il dibattito a mera polemica, comportamento peraltro irresponsabile e pressoché inutile, addebitabile a molti esponenti politici che in questi giorni hanno imbastito un balletto di responsabilità senza porsi il problema che la mancanza di soluzioni porterà ad un vero e proprio caos. Ma da qui alla invenzione della notizia dell'esistenza di una proposta dell'Amministrazione Comunale per la disponibilità di una discarica nel territorio di San Giovanni a Collemeto, solo la fervida fantasia dell'estensore dell'articolo poteva riuscirci. Quel che preoccupa, però, è la facilità con la quale l'estensore affronta il tema senza certezze di alcuna natura, senza fonti certe e documentate, ma nella vaghezza delle preoccupazioni e delle pericolosità derivanti dal "metodo rifiuti Campania" e legandolo ai "mormorii" ed ai "si dice"; il tutto, invece, senza assolutamente tenere in considerazione il grave allarme sociale e le legittime preoccupazioni delle popolazioni che secondo tale ipotesi si vedrebbero interessate da tale inesistente decisione senza confronti ed approfondimenti nelle sedi politiche ed amministrative appropriate. Rammento, peraltro, che mai il privato proprietario di tale area ha avanzato proposte in tal senso. Viene da chiedersi a chi giova alimentare il chiacchiericcio? C'è per caso un famoso mecenate che alimenta la fervida fantasia degli pseudo intellettuali di sinistra di Galatina e non solo? Un solo commento merita l'articolo e lo avrebbe detto bene Tacito, "cuncta fessa"! Per i bene informati, e non per i latinisti, la traduzione è : "tutto è a pezzi".
Autore: Dino Valente