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Data: 09/05/2001 - Ora: 15:29
Categoria:
Economia
"La posizione della Regione non è dettata da calcolo elettorale o da avversioni politiche - ha detto il presidente - è dettata dalla volontà e necessità di tutelare al meglio le prerogative e gli interessi dell’Istituzione e, quindi, dei cittadini pugliesi. "Riteniamo di aver testimoniato in questi mesi senso di responsabilità, rispetto dei ruoli e delle funzioni di ciascuno e, mi sia consentito, anche una buona dose di pazienza. Ora, se qualcuno - ha sottolineato Fitto - ritenesse il momento propizio per improvvide accelerazioni o repentini colpi di mano, abbia ben chiaro che la regione Puglia non indietreggerà di un sol passo. "E’ stato più volte detto, anche da autorevoli esponenti del Governo e di Enel, che la vendita di AQP deve avvenire nel rispetto delle ragioni, degli interessi e delle prerogative delle Regioni interessate: che tanto avvenga non è solo opportuno, ma doveroso. La sorti di Aqp e la qualità dei servizi sono questioni di grande rilevanza per tutti i cittadini pugliesi, non solo sul piano socio-economico, ma perché decisive per il futuro sviluppo del territorio. Tanto è testimoniato dal vivace dibattito che si è acceso in campagna elettorale e che considero sempre utile e costruttivo. "E’ giusto quindi - ha continuato il Presidente Fitto - che la Regione conosca per tempo e valuti serenamente le condizioni alle quali il Ministero del Tesoro intende definire la trattativa. Questa è l’unica soluzione in linea con un federalismo effettivamente maturo e consapevole. "Qualora le scelte operate dal Tesoro non siano compatibili con gli interessi del territorio, ritengo giusto e legittimo che i cittadini pugliesi siano chiamati ad esprimere il loro orientamento sulle iniziative politiche ed amministrative che la Regione dovrà assumere in materia. Pertanto - ha poi concluso il presidente - se dovessero concretizzarsi ipotesi mortificanti, la Regione promuoverà un referendum consultivo in ordine a quanto il Governo regionale dovrà compiere a tutela degli interessi e delle prerogative della Puglia". Al proposito ha anche annunciato che gli Uffici della Giunta regionale stanno già verificando le eventuali proposte di integrazione e modifica alla legge reg. n. 27/73 "Norme sul referendum abrogativo e consultivo". Ha segnalato, poi, come " l’adozione di scelte così rilevanti in materia di gestione delle risorse idriche imporrebbero miglior tempismo e maggiore cautela".
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