''Il primo che ha interesse a calmare i toni e a tornare alla normalita' e' il sottoscritto''. Il presidente della Regione Puglia e' amareggiato dal fatto che ormai sia sotto scorta dopo l' aggressione di un gruppo di manifestanti subita alcuni giorni fa. ''Sono cinque anni - dice parlando con i giornalisti - che il problema dei lavoratori socialmente utili viene rinviato dal governo e non e' certamente questa la politica di cui ha bisogno il Mezzogiorno''. ''Non si puo' pensare - aggiunge - di giocare allo scaricabarile nei confronti delle Regioni''.

Da qualche ora la giunta di centro destra che Fitto guida dal maggio scorso ha approvato la delibera che restituisce al governo i soldi stanziati per il '99 per i lavoratori socialmente utili. ''La rinascita del Mezzogiorno e le richieste del Mezzogiorno non possono essere - aggiunge Fitto - quelle delle proroghe e dell' assistenzialismo. Basta con tutto questo: diamo un' immagine negativa, sbagliata del Mezzogiorno''. ''Si intervenga in modo serio - prosegue - per garantire fino alla loro conclusione queste forme che sono state attivate in modo sbagliato ma non si comprometta l' azione dei governi regionali che devono andare, come nel nostro caso, a produrre provvedimenti che diano risposte concrete e chiare''. Il giovane presidente della Puglia incontra i giornalisti nella sala riunioni della giunta e parla dopo giorni di dichiarazioni fatte mantenendo i ''livelli istituzionali''. Oggi Fitto commenta con toni caldi quello che e' successo: ''La gravita' di una aggressione nei confronti del presidente di una Regione non e' un fatto che puo' essere ridimensionato - sostiene -. Sono il primo a vivere con grande disagio questa nuova situazione. Chi mi conosce, sa bene che ho sempre vissuto molto liberamente il mio impegno politico anche nel contatto con la gente senza alcuna forma di mediazione, di intermediazione''. ''Vivere blindato, vivere circondato da agenti, vivere sotto scorta - aggiunge Fitto - penso che non sia nemmeno una corretta immagine che diamo di questa regione, una regione che sta compiendo uno sforzo notevole, lo sta facendo non soltanto con il suo governo regionale ma lo sta facendo anche con il coinvolgimento dell' intero sistema produttivo, con le organizzazioni di categoria, con tutti i soggetti protagonisti che possono dare una svolta''.