''Bisogna finirla con questa propaganda retrospettiva, con polemiche su fatti che non esistono più. Bisogna che la gente capisca che la nostra pressione, oggi, è già nella media europea''. Lo afferma, in una intervista a 'La Repubblica', il ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, precisando che ''su quella globale siamo al nono posto, su quella per le imprese, dopo l'Irap, siamo a un'aliquota del 29%, cioè la stessa dell'Inghilterra''. ''Certo - aggiunge Visco -, poi gli inglesi hanno i contributi al 6,7% mentre noi li abbiamo al 15%. E certo, possiamo e dobbiamo fare ancora di più ma impostato così è tutto un altro discorso''. (MN)

Il ministro, affermato che ''nel Patto per lo sviluppo sara' fondamentale il Patto fiscale con le categorie'', dice di aver ''gia' scritto al presidente del Consiglio'' e a Bassolino e Ciampi ''per segnalargli il problema e per indicargli un fatto nuovo che si e' verificato e che secondo me potrebbe essere una soluzione valida anche in futuro''.
Nella finanziaria '98 - afferma Visco - ''all'art.4, avevamo introdotto un incentivo fiscale generalizzato per le imprese che facevano nuove assunzioni. Lo sgravio era di 10 milioni il primo anno e 8 milioni per gli anni successivi. Siamo partiti a novembre e sono arrivate gia' 26.000 domande, che si riferiscono a 70 mila nuovi assunti, cioe' a 70 mila persone che gia' lavorano grazie al nostro incentivo''. ''La quasi totalita' dei nuovi assunti e' a tempo pieno e indeterminato, e' impiegata in imprese con meno di 10 addetti ed e' stata attinta alle liste di collocamento. I 2/3 delle imprese che hanno fatto domanda hanno assunto due persone. Insomma, oltre a confermare che anche a Sud qualcosa si comincia a muovere, e' stato un successo che non ci aspettavamo''. Una cosa della quale bisogna ''tenere conto'' discutendo ''un Patto per lo sviluppo con le parti sociali''.