Casa dolce casa, ma non per il fisco. Nel '98 sono stati ben 125 mila i contribuenti scoperti in fallo dall' amministrazione finanziaria per non aver denunciato i redditi immobiliari e, tra questi, ben 75 mila avevano completamente 'dimenticato' di inserire il possesso di una casa nella propria dichiarazione dei redditi. Sono questi i dati del ministero delle Finanze sui controlli fatti lo scorso sui redditi immobiliari denunciati dai contribuenti con la dichiarazione ''lunare'' del 1992, nella quale per la gran massa di informazioni richieste sugli immobili era tra l' altro davvero difficile ''dimenticare'' di indicare il possesso di una casa. Le elaborazioni delle Finanze hanno messo in risalto che sono pochi gli ''evasori immobiliari'' che hanno nascosto solo una piccola parte del reddito. Chi ha evaso ha tentato di farlo alla grande. Il 60 per cento delle 125 mila segnazioni arrivate agli uffici compententi per attivare gli accertamenti ha riguardato cittadini che hanno omesso di dichiarare totalmente il reddito degli immobili. A questi 75 mila ''evasori immobiliari totali'' se ne aggiungono altri 40 mila (il 32% del totale) che hanno tentato di nascondere piu' del 50 per cento del reddito da dichiarare. (MN)

Solo il 28% dei contribuenti ''pizzicati'' dal fisco aveva evaso meno del 50 per cento. In particolare sono 6.250 i casi (pari al 5% del totale) di chi ha nascosto tra il 30 e il 50% del reddito immobiliare mentre e' addirittura risibile la percentuale (3% per un totale di 3750 contribuenti) di chi evade meno del 30%. Dalle elaborazioni delle Finanze - fornite in una interrogazione parlamentare che chiedeva chiarimenti su alcuni controlli fatti in Veneto e in Friuli - non emerge una regione nella quale il ''vizio'' di non dichiarare i redditi immobiliari e' piu' evidente: le violazioni risultano invece distribuite sull' intero territorio nazionale. La casa e' comunque un bene che e' difficile nascondere. Cosi' gli evasori scoperti non hanno cercato scappatoie. Nel 90% dei casi hanno messo mano al portafoglio e riconosciuto che le richieste del fisco erano giuste. In ogni caso gli uffici ministeriali - secondo le Finanze - provvedono celermente a cancellare gli accertamenti notificati se questi, in base alla documentazione riportata dai contribuenti, si rivelano illeggittimi o infondati.