Parte dalle scommesse la rivoluzione delle ''tasse sui divertimenti'' che il Ministero delle finanze realizzerà quest'anno. Il primo decreto legislativo ad entrare in vigore rivoluziona infatti l'imposizione sui concorsi a pronostico e sulle scommesse sull'ippica e sugli altri sport. E - secondo le simulazioni dei tecnici ministeriali - non comporterà un aumento del gettito e quindi aggravi sugli scommettitori. La novità principale delle norme, che sono state pubblicate oggi sulla Gazzetta Ufficiale, riguarda proprio il settore delle scommesse per il quale viene abolita la vecchia imposta sullo spettacolo: arriva invece un'imposta unica che ingloberà anche tutti gli altri tributi, Iva compresa. (FM)

L'aliquota prevista è del 20,2 per cento e appare molto più alta di quella attuale (pari al 5 o al 7 per cento) ma sarà applicata ad una base di riferimento più bassa: si calcolerà infatti solo sulla qutoa del cosiddetto ''prelievo'' che è pari circa ad un quarto dell'incasso. Un'aliquota transitoria del 32 per cento però prevista solo per quest'anno per le sole scommesse ''Tris'', che comunque fino ad ora è stata tassata del 13 per cento sull'intero importo della giocata. Non cambia molto, invece, per i concorsi pronostici: per loro, infatti, viene mantenuta l'attuale aliquota unica del 26,8 per cento).