La prossima finanziaria potrebbe contenere sgravi fiscali sulla casa. I tecnici delle Finanze, in queste ore, stanno studiano alcune ipotesi di intervento, a partire dalla prima casa. In particolare i collaboratori di Visco, affermano al ministero, stanno valutando l'impatto quantitativo di eventuali sgravi fiscali da applicare in caso di acquisto di una nuova prima casa da parte di chi già una volta ha comperato l'abitazione principale. L'ipotesi all'esame prevede la possibilità di ridurre l'imposta di registro (o l'Iva nel caso che l'acquirente sia una impresa) della stessa cifra già pagata in occasione del primo acquisto. (MN)

Il ministro delle finanze in diverse occasioni si è soffermato sull'intenzione di riordinare e possibilmente alleggerire il carico fiscale sulla casa. Probabilmente con questa finanziaria si vuole iniziare dai casi di compravendita della prima casa, una misura che comunque potrebbe contribuire a ridare slancio al settore. Questa ipotesi di intervento non soddisfa però la Confedilizia, che da tempo reclama una cospicua riduzione delle tasse nel settore immobiliare. ''Una riduzione delle tasse che riguarda soltanto la prima casa non è assolutamente sufficiente'' afferma il presidente Sforza Fogliani, che si dice ''preoccupato'' per le ipotesi di tagli ai trasferimenti agli enti locali. ''Ogni riduzione di trasferimenti ai Comuni fino ad ora si e' sempre tradotta in un aumento dell'Ici - sostiene -, aumento spesso maggiore di quanto siano diminuiti i trasferimenti pubblici''.