L'accorpamento di molte funzioni ministeriali, a livello contabile, è una realtà: bastano infatti solo 10 macro-aree per inglobare gli attuali 19 dicasteri di spesa. Non è un progetto proposto da gruppi politici o esponenti del governo per semplificare la compagine governativa ma è quanto emerge dal disegno di legge di bilancio per il '99 a legislazione vigente nel quale si attua l'innovazione: il nuovo bilancio per 'funzioni-obiettivo', allegato quest'anno a quello previsionale e che punta a ridurre gli 'sprechi' nell'amministrazione dello Stato nell'ambito della manovra economica, divide in una decina di macro-dicasteri le spese di competenza per il '99. Questi ''futuribili'' superministeri sono: Servizi Generali delle Pubbliche Amministrazioni, Difesa, Ordine Pubblico e Sicurezza, Affari Economici, Protezione dell'Ambiente, Abitazione e Assetto Territoriale, Sanità, Attività Ricreative, Culturali e di Culto, Istruzione, Protezione Sociale. (FM)

Almeno sulla carta, la suddivisione delle aree è finalizzata ad accorpare tutte quelle 'funzioni' della macchina Stato che operano in diversi settori ma che sono di fatto simili o collegate. E' il caso del ministero del Tesoro e di quello delle Finanze la cui fusione e' da tempo oggetto di dibattito (in molti paesi esiste un solo ministero dell'Economia), ''riuniti'' nel capitolo ''Affari Economici''. Un altro raggruppamento di rilievo tocca ministeri le cui competenze hanno casi di contatto come Lavori Pubblici, Ambiente e Trasporti, che diventano, nel bilancio semplificato, ''Protezione dell'Ambiente'' e ''Abitazione e assetto territoriale''. Il riassetto prospettato dal nuovo bilancio - che potrebbe magari contribuire ai progetti di accorpamenti ministeriali previsti ad esempio dalla legge Bassanini - non tocca peraltro le spese finali (998.492 miliardi) e non interviene sugli stanziamenti ma si limita a riorganizzare meglio le voci di uscita. Per quanto riguarda, invece, le azioni di taglio delle spese, continuano le riunioni nei ministeri in vista della Finanziaria, mentre proprio oggi il presidente del Consiglio Prodi ha riunito alcuni ministri per fare il punto della situazione e il vicepremier, Veltroni, ha confermato che i conti pubblici ''sono a posto''. Il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi vuole ridurre le richieste dei colleghi (quest'anno le spese di funzionamento dei ministeri hanno toccato quota 132.000 miliardi e per il '99 si punta ad una riduzione di 1.000 miliardi) ma potrebbe affrontare anche il nodo-terremoto: la prossima settimana vi sarà infatti una riunione fra il sottosegretario arberi e i presidenti di Marche e Umbria. Sul tavolo gli ammortamenti da accantonare in Finanziaria per i mutui per la ricostruzione delle zone colpite dal sisma.