E' di nuovo guerra aperta alla Commissione Affari costituzionali della Camera sulla legge per il finanziamento pubblico dei partiti. An ha abbandonato il comitato ristretto che sta discutendo la nuova legge e questa volta è stata seguita da Forza Italia: motivo della protesta è l'accettazione del cosiddetto ''emendamento Cossiga-Cossutta'' che permette cioè a Udr e Pdci di ricevere i finanziamenti. (MN)

Finora potevano accedere al finanziamento solo i partiti che erano presenti all' inizio legislatura, cosa che escludeva sia il Pdci che l' Udr, il primo nato da una scissione dal Prc il secondo da un aggregazione di parlamentari provenienti da vari gruppi. Il Polo ha chiesto di mantenere tale meccanismo nella nuova legge, ma la maggioranza e' orientata ad azzerarlo. Di qui l' abbandono da parte di An e Forza Italia. Anche il Ccd, ha spiegato Carlo Giovanardi, e' contrario: ''e' un problema politico serio, perche' si legittimano i ribaltoni''. Tuttavia il Ccd non ha rotto, non considerando i giochi ancora chiusi, e sta lavorando per trovare un' intesa. Il vicepresidente di An, Gustavo Selva, ha annunciato che stando cosi' le cose il suo gruppo ''dara' battaglia'' al test quando, dal 26 febbraio, giungera' in Aula. Si iscriveranno a parlare tutti i deputati nonche' il presidente Gianfranco Fini. In realta' An e' in dissenso perche' sono state respinte sinora altre sue richieste.