''L'esame europeo è la grande occasione del nostro riscatto. I programmi operativi devono essere presentati a Bruxelles entro metà del 1999, poi approvati nel secondo semestre e tradursi in misure durante il 2000''. Lo afferma il capo del dipartimento Sud del ministero del Tesoro, Fabrizio Barca, in un'intervista a 'La Repubblica', a proposito degli interventi nel Sud e del convegno di Catania 'Cento idee per lo sviluppo' che si terrà questa settimana. ''In ballo - ricorda Barca - ci sono cinquanta-sessantamila miliardi di finanziamenti comunitari che si aggiungono ai fondi dello Stato italiano. In passato, l'Italia scopriva queste grandi sfide all'ultimo, a ridosso della scadenza. I casi Malpensa 2000 erano figli dell'improvvisazione e dell'imprevidenza. Ora ci muoviamo con un anno e mezzo di anticipo, già questa è una rivoluzione. E con un approccio insolito: la selezione dei progetti sarà dura, molti li butteremo via. Altri li raccoglieremo per unirli fra loro, costringendo due Ministeri, tre Regioni o quattro Comuni a lavorarci insieme''. Per evitare i vecchi errori - sostiene Barca - bisogna non ricadere nella ''farraginosità delle procedure finanziarie, amministrative, ambientali'' e nella ''carenza nella progettazione economico-sociale, che francesi o spagnoli sanno fare molto bene''. (FM)