''Se l'economia cresce, non si pongono problemi di finanza pubblica, ma bisogna far crescere l'economia''. Il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, torna, a distanza di pochi giorni, a ribadire la necessita' di una crescita 'sana' per rilanciare l'economia italiana e per rispondere indirettamente alle riserve di quanti hanno diversamente interpretato i contenuti dell' ultimo Bollettino economico della Banca d'Italia. (MN)

Interpellato dai giornalisti a Basilea, dove oggi ha partecipato al consueto summit mensile dei governatori del G10, Fazio e' tornato sui contenuti del Bollettino: ''Li' il problema e' affrontato - ha detto - c'e' un'analisi in cui si dice che sciupiamo risparmio, abbiamo delle risorse che si sciupano. Il problema - ha aggiunto Fazio - e' affrontato nell' ottica della sua soluzione. Non e' che ci sia allarme: bisogna andare sull' aspetto delle politiche dell' offerta nel medio termine.
Leggetevi l'ultima pagina del Bollettino''. Quello della necessita' di stimolare la crescita dal lato dell' offerta e nel breve periodo dal lato della domanda, ha spiegato ancora il governatore, ''e' il messaggio principale del contenuto del bollettino economico. E mi fa piacere che oggi il presidente del Consiglio, come mi hanno detto, lo ha ripreso''. Fazio ha quindi affrontato piu' in generale il problema della bassa crescita, che in questo periodo sta 'affliggendo' l'Europa: ''C'e' un problema di domanda interna - ha spiegato - non solo in Giappone ma in Europa. Quello della domanda e' pero' un problema di breve periodo. Sul lungo periodo i problemi sono di struttura, di spesa pubblica, imposizione fiscale, spesa corrente, rigidita' del mercato del lavoro.
In questo contesto - ha continuato Fazio - Germania e Italia sono i paesi che in questo momento hanno la piu' bassa crescita. Non e' un caso che siano anche i paesi che hanno la maggiore rigidita'''.