Il Lecce Primavera vince la finale di andata per 2 a 0 e mette una seria ipoteca sulla conquista del trofeo. Milanisti battuti meritatamente e Baresi rimane senza parole...
I campioni d'Italia del Lecce Primavera vincono la finale di andata dell'importante manifestazione nazionale battendo il fortissimo Milan di Franco Baresi con due reti messe a segno dall'ottimo Diarra nel secondo tempo di una partita giocata davanti a 5000 tifosi giallorossi arrivati da tutta la provincia ad incoraggiare la grande squadra di Robertino Rizzo.
Non è comune che tante persone assistano ad una partita giocata da due formazioni giovanili, ma questo Lecce, che mostra con orgoglio lo scudetto cucito sulle maglie e conquistato negli ultimi due anni di fila, è riuscito ad entrare con prepotenza nei cuori di tutti i tifosi salentini.
L’importanza e la forza dei baby campioni d'Italia è dimostrata anche dall'atteggiamento degli avversari più blasonati quando vengono a giocare al Colaci di Calimera. Affrontano i giallorossi sapendo in partenza che essere il Milan o la Juve conta poco o nulla quando si deve giocare contro l'organizzatissima ed affiatata formazione leccese.
Emblematico, a tal proposito, l'atteggiamento di Baresi il quale ha rifiutato l'intervista dell'inviato televisivo a fine partita.
Ci ha provato anche l'arbitro, un giovane studente di Economia di Catanzaro, a dare una grossa mano ai rossoneri negando nel primo tempo un rigore clamoroso ai giallorossi ma non c'è stato nulla da fare. Il muro difensivo milanista, eretto per portare a casa un pareggio a reti bianche o una sconfitta di misura, è crollato al primo affondo leccese del secondo tempo.
Su un tiro d'angolo, magistralmente calciato da Mattioli e respinto dal palo, si è creata una mischia nell'area piccola rossonera; ci ha pensato l'elegante Diarra a risolvere in rete festeggiando il suo momento magico che lo ha portato sempre a segno nelle ultime tre partite di Coppa Italia.
La reazione milanista è stata veemente e rabbiosa ma, l'inserimento di nuovi attaccanti e la maggiore spinta in attacco hanno portato i rossoneri ad esporsi al puntuale e letale contropiede dei leccesi che in molte occasioni hanno sfiorato il raddoppio e lo hanno raggiunto a cinque minuti dal fischio finale con il solito Drissa Diarra che mostrava tutta la sua classe mettendo in fondo al sacco un pallone proveniente dal centro campo.
Al fischio finale i giovani talenti salentini potevano così festeggiare con i loro numerosi tifosi la seria ipoteca messa sul trofeo e i giocatori rossoneri rientravano negli spogliatoi consapevoli che rimontare lo svantaggio nella partita di ritorno, che si giocherà il 6 Aprile in Lombardia, non sarà impresa per niente facile come ha dimostrato anche l'antipatico episodio della "fuga" di Baresi a fine partita.
Autore: Danilo Di Falco