"Per favore liberate mio papa". Questo l'appello del figlio di 4 anni di Gabriele Torsello, rapito in Afghanistan da alcuni giorni. Intanto l'ambasciatore italiano in Afghanistan, Ettore Sequi ha affermato: "Non abbiamo nessuna rivendicazione da parte dei rapitori. Al momento stiamo ancora raccogliendo le informazioni necessarie per cercare di capire chi sono i responsabili". Sequi al momento precisa che non è in grado di fare il punto della situazione perché i rapitori non si sono ancora messi in contatto con l'ambasciata. Rimangono comunque aperti "a tutti i livelli i canali diplomatici: stiamo cercando di acquisire ogni tipo di informazione necessaria per cercare di far luce sulla sparizione del fotoreporter italiano originario di Alesano in provincia di Lecce ma residente da anni a Londra", ha aggiunto l'ambasciatore Sequi. Il piccolo Gabriele attualmente sta con la madre Silvia Heinrich, di 34 anni, dai nonni austriaci in Tirolo, nell'Ausserfern. ''Sono assurde le accuse che Gabriele sarebbe una spia'', ha detto la compagna in un'intervista con il giornale austriaco Tiroler Tageszeitung. ''Gabriele - aggiunge - è reporter con anima e corpo e vuole sempre dare una voce alla gente che vive nelle zone del mondo dove ci sono guerre e carestie. A proprie spese ha fatto operare a Kabul una piccola bambina che aveva un enorme tumore in faccia e lui l'ha voluta aiutare''. ''Spero - ha detto la donna - che anche l'Austria si impegni come mediatrice per liberare Gabriele''.