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Data: 22/07/2008 - Ora: 09:05
Categoria:
Cultura
Con il tema dei confini mediterranei si interroga su quale interdipendenza economica e culturale sia possibile costruire in un’area di instabilità e di conflitti, di cui il Sud Italia rappresenta l’area geograficamente centrale
La festa nazionale di Legambiente per il Sud Italia e l'appuntamento che l'associazione ambientalista dedica al teatro impegnato su tematiche sociali tornano in un Sud Italia infiammato da numerose emergenze, dai rifiuti agli incendi, dalla integrazione sociale con gli immigrati alla nuova emigrazione, dal diritto negato di un lavoro stabile e sicuro fino alla questione legalità. Legambiente rilancia la ricetta ambientalista come l'unica capace di ridare fiato al mezzogiorno, affinché possa uscire dall'emergenza, per colmare il divario, per conquistare una nuova centralità.
"Uno sviluppo che non nasce in contrasto con gli affari delle ecomafie, che non rispetta il paesaggio in alternativa alla logica dell'abusivismo edilizio e del caos urbanistico, che non affronta in chiave sostenibile i temi dei rifiuti e dell'efficienza energetica, che non riesce a fare dei beni culturali, delle culture locali, dell'agricoltura e delle tipicità territoriali, dell'economia dei servizi e della formazione i protagonisti di una nuova fase, può dirsi anche socialmente sostenibile ed economicamente durevole?" è la domanda pleonastica di Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, che racconta la genesi e la connotazione del progetto culturale di Legambiente per il Sud Italia. Franco Salcuni, della direzione nazionale di Legambiente, Responsabile di FestambienteSud, precisa che sono quattro i temi prioritari che Legambiente pone all'attenzione dell'opinione pubblica come temi caldi sui quali si costruisce il cambiamento e dei quali si parlerà a FestambienteSud. Sul tema dei rifiuti si gioca la sfida meridionale verso la sostenibilità ambientale, ma anche la sfida simbolica contro il sistema delle illegalità.
Con il tema dei confini mediterranei si interroga su quale interdipendenza economica e culturale sia possibile costruire in un'area di instabilità e di conflitti, di cui il Sud Italia rappresenta l'area geograficamente centrale. Con il tema del valore economico del territorio, dai beni culturali al paesaggio, dai patrimoni immateriali alle tipicità agricole e alimentari si pone il problema dell'identità dello sviluppo. Sull'epopea dei giovani meridionali si gioca la sfida dell'interdipendenza economica e culturale di un Paese come l'Italia, che con il federalismo fiscale può correre dei rischi. Mariateresa Surianello, Direttore Artistico del Teatro Civile Festival, racconta per "FestambienteSud è il contenitore che ospita il Teatro Civile Festival, un teatro di piccole economie, che assume una sua forza anno dopo anno.
Arriviamo a proporre però un cartellone importante, in cui spicca la Co-produzione di Legambiente, che quest'anno è fatta con ResExtensa e Legambiente Puglia, una produzione internazionale, quattro i paesi coinvolti, in uno spettacolo corale, Maktub. Così è scritto…, che racconta il percorso di quattro identità accomunate dall'esigenza di ridefinire il senso del proprio destino, un viaggio in cui l'incomunicabilità e l'errore divengono la cifra di una colpa da espiare. Quest'anno il tema è quello del viaggio, introspettivo e dell'incontro con l'altro, e noi apriamo il festival con il gruppo di danza delle ragazze del campo rom di Roma". Antonio De Concilio Direttore Coldiretti Puglia "nell'ambito di FestambienteSud a tredici imprenditori agricoli verrà data la possibilità di far degustare prodotti, per esportare l'immagine del territorio.
A Festambiente, che Coldiretti Puglia sceglie anche quest'anno di sostenere, sarà garantito il nostro massimo apporto in termini organizzativi e di visibilità". Luigi Vergura Vice Presidente della Comunità Montana del Gargano "anche il nostro ente garantisce un forte contributo per la valorizzazione e la tutela dell'ambiente per i paesi che partecipano alla comunità Montana".
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