Le Arneadi - le feste del vino che rientrano nel programma del Negroamaro Festival, organizzato dalla Provincia di Lecce, approdano in una delle capitali del vino salentino doc.
Venerdì 25 luglio Leverano ospita un eccezionale spettacolo di grande impatto emotivo. Fanà e i Dervisci Roteanti si esibiranno in Piazza Roma, presentando le proprie evoluzioni musicali e danzanti, nell'unica data pugliese.
Il gruppo musicale Fanà è costituito da Dervisci appartenenti alla Via Sufi Naqshbandi che definiscono il loro genere "musica Sufi contemporanea", e da Dervisci danzanti che hanno sviluppato il loro stile dalla tradizione Mevlevi, fondata dal poeta mistico Jalaluddin Rumi nell’XI secolo. I Fanà sono diretti da Sheikh Hassan Dyck, che è il maestro della Derga di Colonia (Germania).
Lo spettacolo consiste in un’introduzione musicale che man mano accompagna alle profondità mistiche del "Samà", la Danza dell’Estasi che vede i Dervisci danzanti diretti dal Maestro della Tariqa "Haqqani-Mevlevi" Sheik Ahmad Dede girare vorticosamente sul loro asse, come i pianeti, per volgersi verso il loro cuore, centro di connessione col Divino. Tale momento di spettacolo vede il coinvolgimento degli spettatori nello "Dhikr", il "ricordo di Dio", canto ritmico e scandito degli attributi Divini che accompagna il Samà.
Nella musica Sufi ed in particolare nel canto tradizionale Qawwali, si trovano le robuste radici del lavoro di Fanà. Così come il suono della band, saldamente piantato nei suoni mediorientali dell’antica tradizione Sufi, Qawwali, si combina con i suoni mediterranei ed i suoni contemporanei del continente europeo, dando vita ad una straordinaria miscela sonora, il cui già forte impatto, può venire ulteriormente rafforzato durante le performance, dalla presenza mistica dei Dervisci rotanti. La musica di Fanà nasce dalla sapiente alchimia tra voce, strumenti acustici e strumenti elettronici, che vengono usati non solo per creare suggestive armonie di sottofondo alle danze ma soprattutto per intrattenere con successo un pubblico occidentale eterogeneo, molto più avvezzo ai concerti di musica classica e leggera che non ai rituali estatici e meditativi.
Il concerto della band è già di per se un evento originale e straordinario e quando si combina con la presenza suggestiva dei Dervisci rotanti, si traduce sul palco in una performance audiovisiva di potente impatto.
Fanà significa "estinguersi", dissolversi nell’Uno, nel Divino. Il Sufismo, via spirituale che coglie e raccoglie l’essenza mistica di tutte le rivelazioni fino a quella Coranica, è la "Via del Cuore" per eccellenza che mira a condurre ogni individuo oltre l’illusione della separazione dal Divino. Il gruppo Fanà, con lo spettacolo "Mahabbat Caravan", porta al pubblico un messaggio d’amore e d’unità, offrendo agli spettatori l’opportunità di condividere un’esperienza autentica che conduce oltre i limiti e i confini d’ogni "credo", riaprendo alla magia della vita.
L’atmosfera "da concerto" nella quale si svolge lo spettacolo, con uso d’amplificazione e strumenti elettronici, è quella che meglio permette agli spettatori di sperimentare una dimensione di profonda intimità e totale coinvolgimento. Oltretutto il "messaggio" stesso dell’evento concerne la necessità di creare un ponte tra la tradizione e l’attualità, tra la spiritualità e la quotidianità, tra i differenti percorsi di fede e di vita, per approdare alla massima condivisione al di là di quella separazione che, purtroppo, ogni giorno miete vittime.
Storia del gruppo
Fanà nasce nel 1997 su iniziativa di Burhanuddin Herman ( Chitarra e voce).
Il primo CD "Of what is beyond" è stato realizzato nel 1998. Nel giugno 2000 il gruppo si allarga con l’arrivo di Hassan Peter Dyck (Cello d’amore e voce) e di Rumi Fragassi Romano (Basso, tastiere e voce), Alessandro Gandola Iskandar si unisce al gruppo nel gennaio 2001.
L’input creativo dei nuovi arrivi si realizza nel secondo cd "Muhabbat caravan" (Carrovana d'amore) pubblicato nel luglio 2001. Ospite di questo cd è l’Iraniano Ahmad Anousheh, grande interprete del Ney, (flauto persiano). La musica del gruppo è una originale combinazione di influenze che creano un caratteristico mix che tocca il cuore dell'ascoltatore. Le performance del gruppo vedono sul palco la suggestiva presenza dei Dervishi rotanti, guidati da Shayck Ahmad Dede, maestro della Tarica Mevlevi Nakshabandi.
Il tour dell'estate 2001 ha incluso, Birmingham , Glastonbury, Sufi soul festival in Germania e "Nella pietra e nel vento" (un evento di musica e poesia) a Cagliari.. Fana si è esibita il 14 ottobre dello stesso anno nella GrossMunster Cathedral di Zurigo all'interno di una serata evento organizzata dall'organizzazione internazionale" Open hearts" Organizzato immediatamente dopo l'11 settembre, si è trattato di un importante evento per la pace nel mondo, che ha visto la partecipazione di musicisti mussulmani, cristiani ed ebrei. Fana si è esibita con Paul Giger e Timna Brauer. Più di 2000 persone di diverse culture e religioni hanno letteralmente affollato la cattedrale. " La musica di Fana mi ha toccato il cuore " ( Sidney Weil, direttore di Open hearts) .
Pochi mesi dopo Fana si è unita al tour europeo del gruppo Pakistano "Sabri brothers" i più importanti interpreti contemporanei di musica tradizionale Qawwali. Il tour è partito in Germania il 30 di dicembre per poi trasferirsi in Inghilterra. L'8 di gennaio si sono esibiti alla Birminghan Symphony hall. Il tour si è poi spostato in Italia, concludendosi il 13 di Febbraio a Firenze. A questo punto il Batterista Gino Carravieri e il percussionista indiano Raul Sengupta sono diventati membri stabili della band. Da quel tour è nata la collaborazione con Mahmood Sabri, una collaborazione che dopo aver riscosso grande successo il giugno dello stesso anno, al festival "Tam tam" di Mira ( Venezia), è diventata stabile con l'apparizione, dell'11 luglio al festival internazionale " Dialoghi mediterranei ed altri mari", a Palinuro. Fana ha aperto il festival, la musica del gruppo con l'arrivo di Mahmood Sabri, (voce solista) è una straordinaria combinazione di canto tradizionale Qawwali e groove contemporaneo. Il concerto ha riscosso ancora una volta grande successo.
Nei mesi successivi, Fana con Mahmood Sabri ha realizzato un single di prossima publicazione ed ora sta lavorando al prossimo CD.
Nella musica Sufi ed in particolare nel canto tradizionale Qawwali, si trovano le robuste radici del lavoro di Fanà. Il gruppo durante la sua esistenza si è arricchito con l'arrivo di musicisti provenienti da paesi, culture e religioni diverse. Le nazioni rappresentate nel gruppo, tracciano un a linea ideale che parte dall'India, attraversa il Pakistan, L'Italia, La Germania e si ferma in Danimarca.
FORMAZIONE MUSICALE:
Hassan Dyck - cello d'amore, voce
Mahmood Sabri - harmonium, leader vocalist
Burhanuddin Herrman - chitarre, voce
Rumi Fragassi - basso, voce
Alessandro Gandola Iskandar - sax soprano, percussioni
Raoul Sengupta - tabla, percussioni
Gino Carravieri - batteria
Robin Matuck - tastiere
DERVISCI ROTEANTI:
Sheikh Ahmad Dede - Maestro dei dervisci della Tariqa "Haqqani-Mevlevi"
Ali Ali - derviscio danzante
Sharif Pattisahusiwa - derviscio danzante
DISCOGRAFIA:
" Of what is beyond" 1998 SUFISOUL
" Muhabbat caravan" 2001 SUFISOUL
PRESS:
" La musica di Fana mi ha toccato il cuore " ( Sidney Weil, direttore di Open hearts)
ALLEGHIAMO ALCUNE FOTO (nella prossima mail) E UNA RECENTE RECENSIONE DELLO SPETTACOLO TRATTA DAL GIORNALE "L'ARENA" DI VERONA
Questo il programma:
28 luglio Alessano - Djibryl N’Diaye Rose
Ricordiamo che prosegue la rassegna SERPENTE EMPLUMADA. Brasil central do mondo.
Dopo le entusiasmanti esibizioni di Gilberto Gil, Maria Bethania e Caetano Veloso, DOMENICA 27 luglio alle 21 presso la MASSERIA TORCITO a CANNOLE, sarà sul palco CHICO CESAR la più apprezzata voce della nuova generazione di cantautori brasiliani autore, tra le altre, della splendida "Mama Africa" uno dei brani più reinterpretrati degli ultimi anni.