Un'Italia smarrita, diffidente, alla ricerca di un'identita'. E' questa l'Italia nel 2004 secondo il rapporto annuale presentato dall'Eurispes. Riguardo le prospettive economiche del Paese, salgono a 48% gli italiani pessimisti; la maggior parte di loro non riesce a mettere da parte quasi nulla. L'aumento dei prezzi ha eroso il potere d'acquisto di molti cittadini, tanto che i ceti medi, 'spina dorsale del Paese', sono oggi a forte rischio di proletarizzazione. Difficile ottenere prestiti e allarme anche sulla competitivita'. Continua, inoltre, ad allargarsi a macchia d'olio il lavoro nero in Italia. Nel biennio 2003-2004 il peso del sommerso sul Pil oscillera' intorno al 27%. L'evasione fiscale connessa e' salita nel 2002 a 129 miliardi, crescera' ancora nel prossimo biennio oltre i 130 miliardi. La classifica 'al negativo' coinvolge anche dirigenti e funzionari della pubblica amministrazione. Per gli italiano sono le persone maggiormente interessate alla corruzione. Al secondo posto il Governo, quindi gli imprenditori e la magistratura. Per gli italiani, poi, Tangentopoli non e' mai finita.