E' cominciata nelle regioni più orientali della Federazione la giornata di protesta nazionale organizzata dai sindacati e dal Partito comunista russi. In quest'area del paese l'adesione è stata alta, anche se inferiore alle aspettative degli organizzatori. In tutte le principali città si sono svolti cortei e scioperi. Non si sono registrati incidenti, ma ovunque gli slogan contro il governo e il presidente Boris Eltsin sono stati durissimi. In qualche caso i manifestanti inalberavano ritratti di Lenin, in altri le bandiere della Russia zarista. A Krasnojarsk, il capoluogo dell'omonimo territorio, alla testa dei dimostranti c'era il governatore Alexander Lebed, l'ex generale che aspira alla massima carica dello stato. Anche a Kemerovo, nella Siberia meridionale, il governatore Aman Tuleyev si è associato alla protesta. A Khabarovsk sono scese in piazza più di cinquantamila persone, mentre l'astensione dal lavoro ha interessato oltre ottanta imprese con circa ventimila dipendenti. (FM)