La caserma è a meno di cento chilometri da casa per il 32 per cento dei militari di leva dell'Esercito. I ''fortunati'' salgono in Marina (47 per cento) e in Aeronautica (63 per cento). In ogni caso sono ancora tanti, specie al Sud, i giovani che per servire la Patria sono costretti ad 'abbandonare' famiglia e amici. Secondo la ''Relazione sullo stato del personale di leva e in ferma breve'', sta dunque incontrando ''difficoltà di partenza'' la ''regionalizzazione'' della naia, il principio stabilito nel 1996 secondo cui il servizio di leva deve essere ''prestato nel luogo più vicino al comune di residenza e possibilmente non oltre cento chilometri da esso''. (FM)

Da questi ritardi, prosegue la relazione, sta nascendo inoltre un ''contenzioso in progressivo aumento favorevolmente accolto in sede giurisdizionale''. L'ostacolo principale e' la concentrazione delle caserme al Nord dove i chiamati alle armi sono pero' meno che al Sud.

I giovani meridionali hanno quindi piu' probabilita' di essere mandati lontano. Per questo, si legge nella relazione, ''la Difesa persegue l' obiettivo di realizzare al Sud nuove infrastrutture, per le quali ha bisogno di risorse aggiuntive''. A complicare le cose c' e' poi il calo demografico, piu' forte al Nord: la classe di leva del '78, chiamata alle armi nel '97, e' stata di 365mila ragazzi, 16mila in meno rispetto all' anno precedente. La classe del '97 sara' di 240mila unita'.