Coppola: candidati sindaci a Gallipoli? Indispensabile prima un'idea per il rilancio della città
Riceviamo e pubblichiamo la lettera del consigliere Giuseppe Coppola: "La corsa affannosa che già si delinea nell'imminente e lunga campagna elettorale che accompagnerà la città di Gallipoli alle prossime elezioni amministrative non credo rappresenti la soluzione dei problemi. Ancor meno lo è il tentativo di circoscrivere l'azione politica locale alla semplice identificazione del candidato sindaco. Gallipoli oggi, di tutto ha bisogno all'infuori di una corsa personalistica e autoreferenziale per occupare la poltrona più alta di Palazzo Balsamo. In gioco non c'è l'affermazione del singolo o l'egemonia sulle rappresentanze partitiche della città. In gioco c'è il futuro stesso della città e dei suoi cittadini che hanno bisogno di una programmazione responsabile e orientata verso obiettivi di crescita e di rilancio di quei comparti produttivi capaci di garantirne lo sviluppo. Ecco perché ritengo che l'identificazione del candidato sindaco sia per Gallipoli l'ultimo dei problemi. Prima ancora di arrivare ad identificare Chi guiderà le sorti amministrative della Città bella nel futuro prossimo, è opportuno pensare e delineare Quale potrebbe essere l'idea progettuale di città più adatta a garantire la ripresa sociale, economica, culturale e imprenditoriale di questo territorio. Quale idea di sviluppo può essere più consona e perseguibile per rilanciare settori trainanti della città. Gallipoli ha bisogno di idee e di programmi e non può certo permettersi più il lusso di navigare a vista. Di idee e di conseguenti soluzioni per le stesse che necessitano di essere illustrate a monte. Non si può più dire semplicemente che Gallipoli ha bisogno del "porto turistico e di quello peschereccio.." . Bisogna avere il coraggio di dire dove come e con chi lo si vuole realizzare. E così anche per il servizio di nettezza urbana. Vi è una assoluta necessità di programmazione, oggi più che mai, anche alla luce della definitiva approvazione del Piano Regolatore Generale. Che certamente non basta più, e necessita di una nuova proposta di sviluppo attuabile, con un nuovo Piano Urbanistico Generale, che va riempito da quella indispensabile "Idea di Città". E da qui che bisogna ripartire. Tutti insieme: partiti, società civile, nuova classe dirigente. Un'idea e un programma non fondati sulle opere faraoniche o su un numero esorbitante di progetti. Poche cose, pochi obiettivi sui quali concentrare l'azione amministrativa e che siano soprattutto concreti e realizzabili. Un'idea di Città capace di essere sostenuta da un'ampia base di cittadini, ceti produttivi, partiti politici e perché no anche oltre i tradizionali schieramenti. Occorre chiarezza e soprattutto proposte, consapevoli che nessuno è dotato di bacchetta magica. Ma per far questo bisogna preliminarmente che la politica cittadina si riappropri della sua identità perduta. Che ci siano regole certe e rispetto per le Istituzioni. Che i partiti tornino ad essere dei partiti veri. Occorre essenzialmente un patto tra persone. Serie!"