L'effetto serra è cominciato e sta già cambiando la vita sul Pianeta. Grandi siccità, mutazioni nelle stagioni, nell'agricoltura e nella pesca, innalzamento dei mari e perdita di suolo fertile sono eventi sempre più frequenti e intensi a causa del surriscaldamento del clima. L'allarme viene da uno dei più autorevoli scienziati mondiali, l'indiano Narasim Sundararaman che guida l'Ipcc, il panel internazionale dell'Onu per lo studio dei cambiamenti climatici. (MN)
Aumento della temperatura del Pianeta fino a 4,5 gradi, innalzamento del livello del mare fino a 80 centimetri (con conseguente perdita di territorio e di coltivazioni), un terzo dei ghiacciai destinato a scomparire, meno nevicate, piu' precipitazioni piovose, aumento di frequenza dei fenomeni estremi come le siccita' e le inondazioni. Questo uno degli scenari possibili del prossimo secolo, frutto dei cambiamenti climatici (i piu' rapidi degli ultimi 10.000 anni) determinati dall' effetto serra, secondo Narasimhan Sundararaman, segretario dell' Ipcc, (il gruppo di lavoro intergovenativo sui cambiamenti climatici dell' Onu) intervenuto oggi ad un simposio sullo sviluppo sostenibile organizzato dell' Enea. Se anche riuscissimo a stabilizzare le emissioni di gas serra (ora siamo a 365 parti per milioni all' anno), spiega lo scienziato indiano, la temperatura continuera' a crescere e l' acqua ad alzarsi per diversi secoli. E' comunque importante, sottolinea, cominciare ora a perseguire uno sviluppo sostenibile per prevenire conseguenze disastrose. I cambiamenti climatici avranno effetti diversi nelle differenti regioni della Terra e dunque, osserva Sundararaman, deve essere incentivata l' informazione sull' impatto regionale in modo da permettere ai Paesi di attuare politiche efficaci. I Paesi in via di sviluppo, ha concluso, sono quelli con minore capacita' di adattarsi ai cambiamenti climatici e pertanto sono i piu' vulnerabili.