L'agenzia di informazione Asca ha sospeso le pubblicazioni in seguito ad uno sciopero dei redattori proclamato per oggi; la regolare pubblicazione dovrebbe riprendere lunedì prossimo. Lo sciopero dei redattori è la conseguenza di una politica di ristrutturazione societaria nell'ambito del Gruppo Abete, "la cui mancanza di trasparenza - si legge in un comunicato redazionale - sollecita forti preoccupazioni per il destino della testata. Si è venuta a creare una aperta violazione contrattuale dell'art. 30 del Contratto Nazionale di Lavoro da parte della proprietà, senza nessuna informazione preventiva ai giornalisti dipendenti". (MN)

Di seguito riportiamo il documento dell'assemblea dei redattori dell'Asca, la dichiarazione della Federazione Nazionale della Stampa e la dichiarazione di Roberto Seghetti, segretario dell'associazione stampa romana:

DOCUMENTO DELL'ASSEMBLEA DEI REDATTORI DELL'ASCA

"L'uscita dallo stato di crisi dell'Agenzia Asca, con i sacrifici sopportati sul piano occupazionale, coincide con una rinnovata ristrutturazione societaria nell'ambito del Gruppo Abete, la cui mancanza di trasparenza sollecita forti preoccupazioni per il destino della testata.
L'aperta violazione contrattuale dell'art. 30 del Contratto Nazionale di Lavoro da parte della proprietà, senza nessuna informazione preventiva ai giornalisti dipendenti, configura una pesante rottura delle relazioni sindacali e legittima qualsiasi dubbio sulle prospettive aziendali alla luce della costituzione di una nuova società (cui sarebbe affidata la proprietà delle testate del gruppo), diversa da quelle di gestione, dubbi non fugati dagli ultimi colloqui intervenuti.
I positivi risultati di bilancio del 1997 e le prospettive di un ulteriore miglioramento dei conti aziendali per il 1998, contrastano inspiegabilmente con la chiusura della controparte aziendale sulla sottoscrizione dell'accordo integrativo.
L'assemblea dei redattori dell'ASCA, di fronte anche alle provocazioni avanzate nei confronti del Comitato di Redazione da parte del presidente della società, proclama lo stato di assemblea permanente sino ad un incontro di chiarimento con l'editore e indice uno sciopero per l'intera giornata di domani, 3 luglio. L'assemblea chiede l'intervento dell'Associazione Stampa Romana e della Fnsi per esigere dagli editori il rispetto di tutti i vincoli liberamente sottoscritti con i contratti di lavoro".

La Federazione Nazionale della Stampa comunica:

La FNSI esprime solidarieta' e sostegno ai giornalisti dell'Agenzia ASCA costretti allo sciopero da una serie di violazioni contrattuali compiute dall'Editore. In Particolare il Sindacato nazionale dei Giornalisti esprime preoccupazione e la piu' forte protesta per il ripetersi di violazioni all'articolo 30 del contratto di lavoro, per mancate e imprecise comunicazioni su mutamenti societari e processi di riordino aziendali privi degli indispensabili protocolli di garanzia per i lavoratori, le autonomie e i diritti dei giornalisti.
Il Gruppo Abete, proprietario dell'Agenzia ASCA, e' chiamato a fare immediata chiarezza ed assumersi direttamente le sue responsabilita'.
La FIEG deve sapere che non puo' assecondare in silenzio ripetute violazioni di questo tipo, dopo le vicende del Quotidiano di Lecce (Signorile, quindi Gruppo Caltagirone) e dell'Unione Sarda (Grauso), immaginando che possano restare prive di conseguenze.
Un tavolo nazionale dovra' sgomberare il campo da queste irregolarita'. La FNSI sostiene percio' con decisione le azioni di lotta e di tutela dei giornalisti e, nello specifico, e' a fianco dei colleghi e del Comitato di Redazione dell'ASCA e dell'Associazione Stampa Romana.

DICHIARAZIONE DI ROBERTO SEGHETTI, SEGRETARIO DELL'ASSOCIAZIONE STAMPA ROMANA

"L'ASR esprime la propria preoccupazione per la situazione che si e' venuta a verificare all'Agenzia ASCA. Il Sindacato dei giornalisti romani e' a fianco dei colleghi dell'ASCA e chiedera' un formale confronto in sede FIEG, e con la partecipazione della FNSI, perche' vi sia la massima trasparenza sull'assetto dell'Agenzia e le prospettive per il futuro".