Con un mercato editoriale in forte crisi, è tra Internet e la televisione che si giocherà il futuro della professione giornalistica. Questo l'orientamento emerso a Roma, in un incontro di preparazione al concorso di ammissione al corso di laurea in Scienze della comunicazione dell'Università la Sapienza. All'incontro, moderato da Mario Morcellini, direttore del dipartimento di Sociologia, hanno partecipato il sottosegretario alle comunicazioni Vincenzo Vita, il responsabile fiction di Mediaset Riccardo Tozzi e il direttore dell'Ansa Giulio Anselmi. ''La televisione - ha sottolineato Tozzi - sia generalista sia tematica, è un mercato in espansione anche sul piano professionale. L'importante è conciliare cultura e impresa, agganciare il sapere di carattere generale a conoscenze nel settore del marketing, dell'analisi degli ascolti, del sistema dei costi''. (FM)

Per Anselmi ''il giornalismo del futuro è legato ad Internet: si sta aprendo un mercato di persone che hanno un rapporto naturale e quotidiano con il computer. E sono ancora pochi coloro che sanno usare Internet come fonte e sanno scrivere per Internet. Se posso darvi un consiglio - ha detto agli aspiranti giornalisti - è conoscere gli strumenti che consentono di avere una testa aperta e mani in grado di raccogliere le cose: il computer e l'inglese''. ''E poi - ha continuato il direttore dell'Ansa - ci vuole una straordinaria attenzione e curiosità per quello che vi circonda, non senza un atteggiamento fortemente critico nei confronti di tutte le forme di potere''. Anche per il sottosegretario Vita il giornalismo del futuro si gioca sul fronte delle nuove tecnologie, in particolare del ''grande albero del digitale, i cui frutti sono già oggi visibili: ma per coniugare meglio tecnologie e occupazione bisogna formare un gruppo intellettualmente e culturalmente in grado di guidare il processo di trasformazione del mondo della comunicazione. E credo che proprio questo sia l'obiettivo di questo corso di laurea''.