Preoccupazione e disagio esprimono gli imprenditori edili dell'Assindustria di Cosenza in merito alla problematica riguardante l'abolizione dell'Albo Nazionale dei Costruttori (A.N.C.) e dei nuovi criteri di qualificazione delle imprese per l'accesso al mercato degli appalti pubblici. La situazione e' stata esaminata nel corso della riunione del Consiglio Direttivo della Sezione Edilizia dell'Assindustria cosentina, presieduta da Raffele De Rango. La legge quadro sui lavori pubblici Merloni-ter impone alle imprese edili per la partecipazione alle gare un nuovo sistema di qualificazione, non piu' l'Albo Nazionale Costruttori, ma la S.O.A.
(Societa' Organismi di Attestazione) e la certificazione ISO 9000. Il cambiamento si concretzzera' con il 31 dicembre 1999, dopo di che, secondo gli imprenditori edili cosentini, ''iniziera' una stagione di grande confusione per le Amministrazioni appaltanti e per le imprese''. ''Con il nuovo sistema - si legge in un comunicato - si vogliono cancellare professionalita' ed attivita' economiche presenti da sempre sul territorio''. A parte i danni economici che deriveranno alle imprese, i costruttori cosentini sostengono che ''i provvedimenti di esclusione dalla partecipazione alle gare saranno nell'assoluta discrezionalita' delle Amministrazioni appaltanti con il piu' che certo rischio di disomogeneita' dei comportamenti'' e che '' il periodo di transizione non e' per niente congruo per un effettivo adeguamento delle imprese e delle Amministrazioni appaltanti alle nuove regole''. (MN)