Secondo il Cna, la Confederazione nazionale dell'artigianato, i lavoratori al nero sono oltre cinquecentomila e duecentosessantamila e le imprese italiane di costruzione, su un totale di cinquecentotrentacinquemila, non hanno dipendenti: ciò significa che pur essendo iscritte alla Camera di commercio, sono delle vere e proprie scatole vuote. La situazione ha convinto Assoedili e Anse a richiedere una ricerca al Cresme per definire una proposta tendente a far emergere il lavoro nero ed a ridurre il costo del lavoro dipendente. Il sommerso in edilizia è un grande male necessario. In Italia vi sono cinquecentotrentacinquemila imprese di costruzioni e installazioni impianti che hanno presentato dichiarazioni Iva per un volume di affari complessivo di centosettantaduemilatrecentoquarantadue miliardi di lire. (FM)

I dipendenti iscritti all'Inps sono ottocentodiciottomilaseicentonovantacinque, mentre le stime sulle unità lavoro totali impiegate nel settore delle costruzioni vanno da 1,8 milioni del Cresme e 1,6 milioni dell'Istat.

La proposta del segretario nazionale Assoedili Roberto Giorgini consente di dotare di armi pari le imprese in regola e quelle sommerse, prevedendo un abbattimento del costo del lavoro di circa il 25 per cento per i nuovi assunti ed anche per i vecchi dipendenti.