"Salviamo lo squalo Willy dalle lenze dei pescatori e insieme a lui le 80 specie di squali e razze del Mediterraneo, molte delle quali non sono più segnalate da anni e potrebbero essere definitivamente scomparse dai nostri mari''. L' appello a tutela di ''Willy'', squalo bianco dell' Adriatico filmato a Senigallia da un pescatore, viene dal Wwf, preoccupato per i rischi di un ''safari in Adriatico, con flotte di pescatori sportivi alla ricerca di un poco nobile trofeo''. (MN)

Quattordici specie di squali nel mondo sono oggi in sicuro pericolo, ricorda l' associazione ambientalista, a causa di un prelievo eccessivo, quello che gli scienziati chiamano un ''uso insostenibile delle risorse ittiche''. Con le pinne di squalo si cucina una zuppa molto richiesta nei ristoranti orientali, la pelle e' impiegata nell' industria conciaria, l' olio di fegato serve per produrre farmaci, cosmetici e lubrificanti, la carne finisce in tavola. I prodotti ottenuti dallo squalo costano poco e dunque il commercio aumenta a ritmi ''vertiginosi''. Secondo la Fao in un anno 19 paesi hanno prelevato almeno 10.000 tonnellate di squali. E l' Italia e' il maggior importatore di squali in Europa, con 12.000 tonnellate annue. Catturati per errore, per sport o avidita', lamenta il Wwf, gli squali stanno lentamente scomparendo, e questo rappresenta un vero e proprio sconvolgimento dell' ecosistema marino.