Sempre più imprese in Italia, ma soprattutto un inatteso dinamismo nel Mezzogiorno e in particolare in Sicilia e in Campania, che registrano i saldi positivi più alti tra le regioni italiane nel calcolo tra nuove imprese e imprese che hanno cessato la propria attività. E' il risultato delle rilevazioni sul 'movimento' demografico delle imprese italiane realizzata da Unioncamere e Infocamere in Movimpresa, il rapporto presentato stamane e diffuso per la prima volta anche su Internet. Il saldo nazionale tra le 319.180 nuove imprese iscritte e le 253.691 che hanno cessato la propria attività nel '98 è risultato positivo per 65.489 unità con un tasso di crescita nazionale dell'1,50 per cento. Lo stock delle imprese italiane passa da 4.355.870 imprese del '97 a 4.420.058 imprese nel '98 (il dato non include le imprese agricole). E il vero 'boom' si registra proprio nel Sud: il saldo attivo nazionale è rappresentato per il 44,6 per cento da imprese nate nel Mezzogiorno contro il 19,5 per cento del Nord Ovest, il 19,3 per cento del Centro e il 16,6 per cento del Nord Est. Oltretutto i tassi di crescita del Sud mostrano continuità negli ultimi 4 anni e il saldo risulta positivo nelle ultime 19 rilevazioni trimestrali. A livello regionale il tasso di crescita più elevato nel Sud risulta quello della Sicilia, +3,1 per cento più del doppio della media nazionale, Puglia (+2,48 per cento) e Basilicata (+2,2 per cento). (FM)