''Limeremo quello che c'è da limare'': con queste parole il vice presidente reggente del Coni, Bruno Grandi, sintetizza il difficile momento economico attraversato dal Foro Italico e, illustrando il bilancio preventivo 1999, non nasconde che ''si presenta in termini oggettivamente critici''. Nel corso del Consiglio nazionale del Coni che si è riunito oggi, Grandi annuncia che nei conti di quest'anno ci sarà un 'buco' di quasi trentuno miliardi, mentre per il prossimo esercizio si prospettano tagli sui trasferimenti alle Federazioni per almeno quarantuno miliardi. (FM)

Per tentare di arginare il cattivo andamento dei concorsi pronostici e unica fonte di sostentamento dello sport - a novembre il Totocalcio fa registrare un saldo negativo delle quote Coni di settanta miliardi rispetto al preventivato (-14,75 per cento), mentre il Totogol si assesta a -53 miliardi (-14,60 per cento), e il Totosei a -0,5 miliardi (-8,84 per cento sempre nei confronti del preventivato - il Coni fa scendere le forbici sui vari capitoli di bilancio: si taglia, appunto, sui trasferimenti alle Federazioni, si contraggono al massimo i consumi e si riducono le spese.

Le disponibilità per il 1999 (il bilancio preventivo è stato approvato dal parlamentino con un solo astenuto) ammontanto a 1200 miliardi: il 43,10 per cento per i trasferimenti, di cui il 64 per cento alle Federazioni; il 25,84 per cento per acquisto e consumo beni; il 20,75 per cento per le spese del personale; il resto per le spese generali.

''E' nostra intenzione - osserva Grandi di fronte ai presidenti federali - operare opportuni adeguamenti con le variazioni di bilancio, privilegiando gli impegni a favore della preparazione olimpica''. Il vice presidente confida che le misure adottate e quelle in cantiere sul fronte dei concorsi pronostici, come l'on line o il teletoto, ''possano consentirci di recuperare in tempi brevi la flessione''.

Notizie migliori vengono dal settore delle scommesse, dove soprattutto nelle ultime settimane si è registrata una forte crescita della domanda. Ad ottobre c'è stato un incasso lordo di oltre quarantaquattro miliardi, contro i 48,6 complessivi dei mesi di luglio, agosto e settembre.
L'incasso totale delle scommesse è finora di circa 120 miliardi. Un altro dato evidenziato è che con l'introduzione di nuove tipologie di scommesse, la quota Coni è passata da una media del 4,8 per cento iniziale al 7,8 per cento nel mese di ottobre.