Aumentano gli investimenti pubblici a favore degli Enti Locali. Nel 1997 - secondo i dati diffusi dal Ministero del Tesoro - gli investimenti attivati sono ammontati a 8.953 miliardi, 1.008 miliardi in più rispetto al 1996, segnando un incremento del 12,7 per cento. La Cassa Depositi e Prestiti si conferma il maggior istituto finanziatore, con una incidenza pari al 79,2 per cento del totale dei mutui concessi e un ammontare totale di concessioni pari a 7.095 miliardi (694 miliardi in più del 1996, pari al +10,8 per cento). In crescita, comunque, anche la quota attivata dagli altri istituti che hanno registrato una variazione positiva di oltre il 20 per cento, con 1.860 miliardi, rispetto ai 1.546 miliardi del 1996. (FM)

Considerando la distribuzione delle risorse, emerge che gli enti locali si sono indebitati maggiormente per opere nel settore della viabilità e dei trasporti (2.717 miliardi), nell'edilizia sociale (1.539 miliardi) e per interventi nell'edilizia pubblica di interesse locale (1.362 miliardi), mentre gli altri finanziamenti sono stati destinati ad opere igienico-sanitarie e per impianti ed attrezzature ricreative, per opere idriche e per opere varie.

In particolare, nel 1997 l'aumento più consistente di finanziamenti è andato ai comuni con più di ventimila abitanti (+28,3 per cento con 1.416 miliardi) e alle province (+25,7 per cento con 1.187 miliardi). In flessione i finanziamenti per le comunità montane che registrano un -11,3 per cento con 110 miliardi. Il debito degli enti locali, al primo gennaio 1998, si attesta così a 66.721 miliardi, registrando un incremento del 10,5 per cento, rispetto al residuo debito rilevato al primo gennaio 1997.

La quota maggiore di debito è detenuta dal Lazio con 1.779 miliardi, seguito da Liguria con 1.729 miliardi e Trentino con 1.677 miliardi, mentre la quota minore è quella della Sicilia con 469 miliardi.