La spesa nei comuni e negli negli enti locali nel primo trimestre del 1999 è tornata a correre: il Ministero del tesoro, nel monitorare l'andamento del 'tiraggio' di cassa delle amministrazioni periferiche, ha infatti evidenziato che nei primi tre mesi dell'anno il fabbisogno totale dei comuni sopra i 60.000 abitanti e' stato di 1.204 miliardi di lire contro i 167 dell'analogo periodo del '98, mentre l'intero comparto enti locali ha toccato quota 2.013 miliardi rispetto ai precedenti 951. Tra i comuni meno 'virtuosi' spiccano Roma, Venezia, Milano e Foggia che, rispetto alla norma che prevedeva un incremento del fabbisogno non superiore all'inflazione programmata, sono andati ben oltre. (FM)

Va detto, rilevano al ministero del Tesoro, che l'andamento della spesa delle province con più di 400.000 abitanti e dei comuni sopra i 60.000, è influenzata da tre fattori stagionali: l'eventuale 'scarto' esistente tra il bilancio di competenza e quello di cassa (cioé l'effettiva disponibilita' o meno di stanziamenti già decisi ma non ancora incassati), l'incasso di mutui per opere pubbliche, gli incassi dell'Ici che si spalmano in maniera diversa da ente a ente.

Nonostante tutte queste cautele si nota un certo allargamento dei cordoni della borsa che, invece, nel '98, furono ben stretti, tanto che il fabbisogno totale degli enti locali è stato di 951 miliardi contro i 1.773 del '97.