''Perché i titoli Internet precipiteranno a terra'': è il titolo della copertina di oggi dell'autorevole settimanale britannico "The Economist" suonando l'ennesimo campanello d'allarme sulla rischiosità degli investimenti in azioni legate alla 'Rete'. L'avviso segue le dichiarazioni del Governatore della Federal Reserve, Alan Greenspan, il quale proprio ieri ha messo in guardia il Senato Usa contro la natura da ''lotteria'' di questi valori. L'Economist ritiene ''altamente improbabile'' che i pionieri di Internet riusciranno mai a guadagnare gli enormi utili necessari a giustificare i prezzi attuali. (FM)

Ed e' probabile che gli storici futuri aggiungeranno anche questi titoli al lungo elenco di quelli che, in passato, sono ''precipitati a terra in modo spettaclare'': come le azioni delle societa' di biotecnologia negli anni '90, delle stazioni radio negli anni '20 nonche' delle compagnie elettriche e ferroviarie nel 19/mo secolo.

Il settimanale sottolinea che gran parte di queste aziende ha un flottante estremamente ridotto, il che significa che qualsiasi variazione (al rialzo o al ribasso) viene notevolmente amplificata. Inoltre, e' difficile valutare questi titoli: secondo i 'tradizionali' indici finanziari, una societa' come la Amazon (in perdita) dovrebbe registrare in media un utile annuo di oltre un miliardo di dollari per giustificare l 'attuale capitalizzazione di 20 miliardi di dollari.