Via libera dal Cipe alla direttiva per la costituzione di Sviluppo Italia, la nuova societa' per il rilancio del Mezzogiorno. Sviluppo Italia si costituirà entro il 31 gennaio 1999 e avrà un capitale sociale di trentacinque miliardi. Accorperà sei società che già operano nel settore, mentre Enisud, ha detto il Ministro del Tesoro, Carlo Azeglio Ciampi, entrerà successivamente. L'Advisor avrà tempo fino al 30 giugno per indicare le modalità di riassetto e riorganizzazione delle società che vengono conferite in Sviluppo Italia e in quella data il nuovo organismo diventerà quindi concretamente operativo. (FM)

La direttiva conferma l'accorpamento, entro il 30 giugno, in Sviluppo Italia di otto societa', sette subito e una, Enisud, successivamente, ma i tempi non sono stati indicati. Italia Lavoro resta invece al Tesoro.

In particolare, il Ministero del Tesoro conferira' in Sviluppo Italia le sue partecipazioni in Itainvest, Insud, Ig e Spi. Il Ministero dell'Agricoltura conferira' Ribs e Finagra. Il Ministero dell'Industria conferira' Ip. La holding Sviluppo Italia dovra' costituire due societa' operative, una per i servizi allo sviluppo, e l'altra per i servizi finanziari. Lo statuto della nuova societa' prevedera' un Consiglio di Amministrazione con non meno di 3 componenti e non piu' di sette.

All'inizio il Cda sara' di cinque membri. Soddisfazione e' stata espressa dal ministro del Lavoro, Antonio Bassolino, per il via libera a Sviluppo Italia. ''Era uno dei punti all'ordine del giorno da diverso tempo - ha sottolineato -, anche nel confronto con le forze imprenditoriali e sindacali. In questo periodo si e' lavorato molto e nei primi cento giorni del governo D'Alema la societa' si va a costituire''.