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E' giallo sulla graduatoria di medicina generale alla regione Puglia

Data: 19/11/2001 - Ora: 11:04
Categoria: Politica

L’ammissione nelle graduatorie di medicina generale 2001 di tutti i giovani medici che non hanno presentato domanda per il ritardo nell’avvio del corso regionale di formazione è richiesta in una interrogazione urgente all’assessore alla sanità, presentata da numerosi consiglieri regionali dei gruppi di maggioranza. Ad illustrarla in una conferenza stampa, il presidente della commissione regionale sanità, Sergio Silvestris, e i consiglieri Giuseppe Marinotti e Tommaso Attanasio, con la collaborazione dell’avv. Tommaso Di Gioia, che assiste legalmente i ricorrenti.

Il corso biennale ’97-‘98 di formazione specifica in medicina generale è partito il 1 dicembre ’98, con quasi un anno di ritardo. Solo a fine dicembre 2000 i candidati hanno conseguito il relativo attestato, richiesto tra i requisiti per la formazione della graduatoria regionale. "Il ritardo nell’acquisizione del titolo – ha spiegato Silvestris – non ha consentito agli interessati di proporre in tempo utile la domanda, il cui termine scadeva il 31 gennaio 2000". Alcuni dei medici hanno comunque presentato domanda, dichiarando di frequentare il corso di formazione specifica. "In sanatoria, nel giugno 2000 – ha ricordato il consigliere Marinotti – è stata varata la legge statale 168, che ammettendo i ritardi causati dal Ministero, consentiva retroattivamente ai frequentanti di presentare l’attestato per godere del punteggio previsto (12 punti), autocertificando l’iscrizione al corso". Intanto, nella redazione della graduatoria provvisoria 2001 venivano inclusi in Puglia anche i corsisti che avevano presentato la domanda senza titolo, creando quindi una disparità con la maggior parte dei colleghi, che non avevano ritenuto di avere titolo, loro malgrado, per partecipare. Da qui la richiesta dei consiglieri regionali che, ha aggiunto Silvestris, "sollecitano l’assessore alla sanità a valutare con grande attenzione l’inclusione di tutti i candidati nelle graduatorie, secondo l’orientamento seguito anche in altre regioni. Questo per riparare all’esclusione in danno di giovani professionisti che hanno comunque conseguito un titolo valido, con ritardo non addebitabile a loro ‘negligenza’ e non ritenendo, in buona fede, di presentare domanda senza titolo, visti i costi di bolli e spese postali". "Chiediamo quindi di includere i ricorrenti – ha concluso Marinotti –rimuovendo un’inaccettabile sperequazione tra i frequentanti dello stesso corso, anche in considerazione del recente pronunciamento del Tar di Lecce, secondo il quale ‘il possesso del titolo dev’essere valutato in sede di compilazione della graduatoria definitiva’, quella che si sta tuttora compilando in Regione."

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