Il dottor Francesco Di Carlo dell'Università Cattolica di Milano si è soffermato sulle tecniche di comunicazione a distanza nei prodotti finanziari. Tali tecniche non richiedono la presenza dei richiedenti. L'utilizzo di queste tecniche segue la normativa già esistente sulle tecniche non a collocamento a distanza; non rientrano in queste tecniche i prodotti bancari o assicurativi, i quali sono già soggetti al controllo della Banca d'Italia. I soggetti abilitati sono quelli relativi a servizi di collocamento per conto terzi o soggetti che gestiscono servizi finanziari. Le tecniche sono delle modalità che servono per prestare un servizio e devono sottostare alle norme del servizio stesso. E' l'investitore che va a cercare la società che offrono il servizio di tecnica di collocamento, di conseguenza, le norme vigenti sono a protezione della società piuttosto che del sottoscrittore. La forma scritta è prevista previa nullità del contratto, ma dal momento che la firma diitale è considerata documento scritto si capisce come attraverso Internet le tcniche di comunicazione a distanza sono valide. La Consob ha stabilito che un sito Internet non è di per sè intermediario finanziario, ma bisogna rivolgersi a soggetti italiani, si parli in italiano e ci si esprime in lire. (MN)