Una settimana fa la Germania, oggi la Svizzera: in entrambi i casi i governi hanno annunciato l'abbandono dell'energia nucleare e la chiusura o riconversione delle centrali sul proprio territorio. L'Europa anti-nucleare, di cui l'Italia fa parte dal referendum popolare del 1987, è così una regione in forte espansione, un territorio acccresciuto di migliaia di chilometri quadrati, anche se confinante con la cintura delle centrali nucleari francesi ad ovest, e con quelle temibili -perché obsolete, come Cernobyl- nei Paesi dell'ex Patto di Varsavia. (MN)

La scorsa settimana, Socialdemocratici e Verdi, neo-coalizione di governo in Germania, si sono accordati su una linea politica volta a far uscire Bonn dal ricorso all'energia nucleare, un tema che sinora divideva i due partiti.
Secondo il quotidiano "Frankfurter Rundschau", la legge sull'energia atomica dovrà essere modificata, così da avere come scopo non la promozione, ma l'abbandono di questa risorsa.

Il primo esecutivo del dopo Kohl e i gruppi dell'elettricità dovranno intavolare, entro un anno, trattative sullo smantellamento dell'industria nucleare. Qualora i negoziati fallissero, si prevede una legge federale che fissi un piano di abbandono. Anche la Confederazione Svizzera prepara l'abbandono progressivo del nucleare. Il Consiglio Federale ha deciso oggi che le centrali nucleari esistenti dovranno essere gradualmente fermate. Governo, imprese e organizzazioni ecologiste, nonchè cantoni e comuni, sono chiamati a proporre in un tavolo comune le modalità della dismissione e delle future strategie di sostituzione.
Bisognerà anche cercare soluzioni per l'eliminazione delle scorie radioattive. Il Dipartimento federale per lo Sviluppo, i trasporti e l'energia dovrà elaborare una revisione della legge sull'energia atomica. Intanto il Consiglio Federale ha prorogato l'autorizzazione della centrale di Muehleberg fino all'anno 2012.
La svolta ecologica avrà un contraltare anche nelle future agevolazioni del sistema fiscale. Il Dipartimento federale delle Finanze ha già proposto di tassare le energie non rinnovabili.