Allo scopo di coinvolgere e recepire proposte da parte dei rappresentanti dei Comuni, degli Enti economici e delle associazioni datoriali e sindacali del Brindisino, in merito alla nuova legge regionale sui distretti produttivi, si è svolto questa mattina, presso il Salone di rappresenteanza della Provincia di Brindisi, un incontro dibattito con il vice presidente della Regione Puglia, Sandro Frisullo, sul tema "La riforma dei sistemi produttivi locali come leva per lo sviluppo". Nel particolare, il vice presidente ha illustrato i contenuti della proposta del disegno legge sui distretti produttivi, approvata lo scorso agosto dalla Giunta regionale, e che a breve passerà all’esame del Consiglio regionale. Prima di questa fase la Regione sta incontrando i soggetti locali interessati dei singoli territori proprio per accogliere nuovi contenuti e proposte. "I contenuti di questa legge – ha dichiarato il vice presidente della regione Puglia Sandro Frisullo – stanno fondamentalmente in un patto tra le imprese. Non vogliamo calare dall’alto un’idea della distrettualizzazione come perimetro fisico-amministrativo ma vogliamo dare uno strumento in più alle imprese pugliesi che sono dentro ad una sfida difficile come quella dei mercati globali e della internazionalizzazione. Questa legge può essere uno strumento utile per rafforzare questa missione". I distretti produttivi – è stato spiegato nel corso dell’incontro – possono assumere due fondamentali configurazioni: reti di imprese, legate per tipo di specializzazione o per attività collegate e integrate, appartenenti a uno o più ambiti territoriali anche non confinanti tra loro, con il coinvolgimento delle Istituzioni operanti in questi ambiti e distretti produttivi ad elevato contenuto tecnologico nei quali ha maggiore rilevanza la presenza di soggetti dediti alle attività di ricerca e sviluppo come Università, Centri di ricerca pubblici e privati, laboratori di imprese innovative, ecc. "Questa proposta di legge – ha dichiarato il presidente Errico – va nella direzione giusta che è quella di rendere i soggetti locali attuatori di iniziative industriali per lo sviluppo economico dei comparti turistico, agricolo, tecnologico e così via. Si va, infatti, in direzione di una funzione territoriale dello sviluppo. Si dà quindi la capacità alle autonomie locali di elaborare proprie proposte di sviluppo globali. In relazione a queste proposte successivamente la Regione canalizzerà le erogazioni di quelli che sono i finanziamenti comunitari, nazionali e regionali. Per quanto riguarda Brindisi – ha concluso Errico – noi questo percorso lo abbiamo già iniziato con le Province di Lecce e Taranto, mettendo insieme le capacità e le competenze di questi tre territori per uno sviluppo più organico e ad alto contenuto tecnologico". All’incontro-dibattito sono intervenuti, oltre al vice presidente Frisullo e al presidente Errico, gli assessori provinciali alle Attività produttive e allo Sviluppo, rispettivamente Donato De Carolis e Lorenzo Cirasino, e due esperti-consulenti dell’Assessorato regionale alle Attività produttive Michele Capriati e Gabriele Papa Pagliardini.